Naufragio Cutro, cosa sappiamo: l'aereo che vede il barcone, la telefonata alle 4.10, la mail di Frontex

Mercoledì 1 Marzo 2023, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 08:40

La telefonata alle 4.10

Tra le persone a bordo «purtroppo nessuno ha chiesto aiuto. La prima telefonata è arrivata alle 4 del mattino al 112 e l'operatore si è attaccato subito al terminale, ha localizzato la richiesta all'altezza di Steccato di Cutro e ha subito fatto partire un'auto - riferisce il procuratore capo Giuseppe Capoccia in un'intervista a Repubblica - poi è stata avvisata la Guardia costiera, ma era troppo tardi. La barca era già a cento metri dalla costa, esattamente dove gli scafisti intendevano arrivare nel tentativo di sbarcare i migranti e allontanarsi. Quella secca è stata fatale». Sono 2 carabinieri del radiomobile della Compagnia di Crotone i primi ad intervenire, alle 4.30, dopo il naufragio del barcone carico di migranti. I militari hanno salvato 2 persone e recuperato 17 corpi. «Ci siamo avvicinati, immergendoci in acqua, notando la presenza di due corpi privi di conoscenza, sotto l'imbarcazione ed in pericolo di essere schiacciati...una donna era già deceduta, mentre un uomo era in sofferenza respiratoria» si legge nella relazione agli atti dell'inchiesta riportata dall'Ansa. Solo dopo sono arrivati alcuni pescatori, e, successivamente, 118, Gdf, Polizia, Guardia Costiera e personale del Centro di accoglienza.

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