Naufragio Cutro, cosa sappiamo: l'aereo che vede il barcone, la telefonata alle 4.10, la mail di Frontex

Mercoledì 1 Marzo 2023, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 08:40
Naufragio Cutro, cosa sappiamo: prima telefonata alle 4.10, la mail di Frontex, i (presunti) mancati soccorsi
di Stefania Piras
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Naufragio di migranti a Steccato di Cutro - Cè uno scontro sulla ricostruzione della strage in mare che ha visto un barcone con 180 persone (o forse più) a bordo andare alla deriva nelle acque di Steccato di Cutro (costa calabrese) e 67 vittime, tra cui 14 tra bambini e adolescenti morti annegati. C'è anche un'indagine aperta e le notizie sono ancora parziali: gli orari, gli avvisi e cosa non abbia funzionato nella catena dei soccorsi scattati dopo una telefonata disperata. Il naufragio di migranti è avvenuto domenica notte. Ci sono diverse autorità che hanno avuto contezza della presenza di quella barca. I protagonisti sono Frontex, l'agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (serve a presidare i confini dell'Unione europea), la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza. Perché si è mossa per prima la Guardia di Finanza che non è solitamente deputata ai soccorsi? Ci sono stati ritardi? Ci sono state mancanze e intoppi nella comunicazione? Cerchiamo di ricostruire le fasi di questa vicenda attraverso le dichiarazioni dei protagonisti e dei verbali compilati ieri dagli investigatori che hanno ascoltato i sopravvissuti.

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