Naufragio Cutro, cosa sappiamo: l'aereo che vede il barcone, la telefonata alle 4.10, la mail di Frontex

Mercoledì 1 Marzo 2023, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 08:40

Il caicco si infrange, i soccorsi disperati

Dopo la richiesta di soccorso telefonica scatta l'allarme e quindi il "Sar". Intervengono i carabinieri che si tuffano in acqua e anche un pescatore, quasi due ore dopo. Poi un'altra testimonianza: alle 5.40 Antonino Grazioso, pescatore crotonese, riceve una chiamata dalla Guardia Costiera che gli chiede di correre in spiaggia, a Steccato di Cutro, a controllare se si vedano in lontanza barche. Intervistato dal Corriere della Sera, Grazioso dice che abita a 500 metri dalla spiaggia e che quella notte il mare era molto mosso. «Appena arrivato ho visto tanta gente gridare, cercando di raggiungere la spiaggia. Mi sono avvicinato e ho scorto tanti di loro ormai senza vita trascinati dalle onde. Ho iniziato a tirar fuori dall'acqua quanti più cadaveri potevo. Poi sono arrivati anche due marinai della Guardia Costiera, una donna e un uomo».

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