Spionaggio di politici e vip «Notizie utili per il Copasir». E spunta anche Brugnaro

Lunedì 4 Marzo 2024, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 07:44
Luigi Brugnaro
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ROMA - Il presunto dossieraggio su politici, imprenditori, vip dello sport e dello spettacolo - partito da un ufficio della Direzione nazionale antimafia - finirà sul tavolo del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il procuratore della Dna Giovanni Melillo e quello di Perugia Raffaele Cantone hanno chiesto di essere sentiti dal Copasir, oltre che dal Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura e dal presidente della Commissione parlamentare antimafia.
Cantone è infatti il capo della Procura umbra che sta conducendo l'inchiesta su questa presunta attività di spionaggio a strascico. Sarebbero stati effettuati circa 800 accessi abusivi ai database sulle segnalazioni bancarie per operazioni sospette, sui dati anagrafici e sulle dichiarazioni dei redditi di ministri, sottosegretari, vertici di Confindustria, calciatori e cantanti. Tra questi anche il sindaco di Venezia e fondatore di Coraggio Italia, Luigi Brugnaro, che dice di aver appreso la notizia dalla stampa e di essere fiducioso nell'operato della magistratura.
Melillo, invece, è l'attuale numero uno della Direzione nazionale antimafia per la quale presta servizio il sostituto procuratore Antonio Laudati, che coordinava il gruppo "Sos" (segnalazioni operazioni sospette) di cui il luogotenente della Finanza Pasquale Striano, «esecutore materiale» delle consultazioni alle banche dati, aveva il ruolo di comandante. Entrambi sono accusati di rivelazione di segreto di ufficio, falso, accesso abusivo a un sistema informatico e abuso di ufficio. Melillo e Cantone considerano «doveroso» chiedere di valutare «con l'urgenza del caso» la loro audizione, che ritengono appunto «necessaria alle valutazioni riservate» di Csm, Copasir e Commissione antimafia. Quest'ultima si sta già attivando e nelle prossime ore si terrà l'ufficio di presidenza, presieduto da Chiara Colosimo, per valutare la richiesta dei due magistrati.
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