Il messaggio per gli uomini: «Non giriamo la testa»
«Mi rivolgo per primo agli uomini perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento, parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte degli uomini apparentemente normali. Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne e non girando la testa davanti ai segni di violenza, anche i più lievi - ha detto - La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di supporto».