Paola Cortellesi
Donne, lezione italiana per il resto del mondo
di Gloria Satta
E adesso la vogliono anche nel resto del mondo. Paola Cortellesi, donna dell’anno in Italia dove la sua prima regia C’è ancora domani ha incassato la cifra record di 32 milioni rivitalizzando il box office ancora piegato dalla pandemia, si prepara a un 2024 internazionale. Accompagnerà infatti il film fuori dai confini, non solo in Europa ma anche in Australia, Nuova Zelanda, Brasile, Taiwan, Israele: vincitore del premio del pubblico alla Festa di Roma, Nastro dell’anno, C’è ancora domani è stato già comprato da 22 Paesi, annuncia la distribuzione Vision, e per cominciare uscirà in Francia il 13 marzo con Universal. Le Figaro ha intanto dedicato una paginata a Paola, «la femminista che gli italiani adorano», in patria ha battuto gli incassi di Openheimer e, sfiorando i 5 milioni di spettatori, superato anche Barbie.
Il successo nazionale ha incuriosito anche gli americani: il New York Times ha scritto un lungo articolo su Cortellesi, «l’attrice amatissima che attira gli italiani in massa con il suo film in bianco e nero sugli abusi domestici». La neoregista romana ha insomma compiuto il miracolo assai raro di mettere d’accordo critica e pubblico, come ha spiegato il produttore del film Mario Gianani. E dopo un successo del genere, che progetto mettere in pentola per non deludere le aspettative, ormai altissime, su una carriera che era già molto felice prima dell’exploit di C’è ancora domani? Tra un viaggio e l’altro, Cortellesi avrà modo di pensare al suo futuro. Se gli applausi internazionali gliene lasceranno il tempo.