I protagonisti dell'anno che verrà, da Meloni e Von der Leyen a Spalletti e Sinner: tutti in campo nel 2024

Venerdì 29 Dicembre 2023, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 11:59

Luciano Spalletti

Azzurri agli Europei, è l'uomo per ripartire

di Andrea Sorrentino

È novecentesco per carta di identità, e lo è per cultura, quella contadina che gli impasta l’anima. Quando è rimasto fermo due anni, dopo l’esperienza all’Inter, tornò come un Cincinnato alla sua terra, a Montaione vicino Firenze, sul trattore e col cappellaccio ad arare e dissodare, a sorvegliare la vigna e gli animali, nella tenuta con un laghetto dei cigni a ridosso della collina. Ma è anche uomo del Terzo Millennio, attento al look e all’outfit, a suo agio nelle metropoli che ha frequentato spesso, per il nomadismo obbligato del suo lavoro: ha allenato con successo a Roma, a Milano, a Napoli, a San Pietroburgo, tuttora abita in una Milano di élite, quella del Bosco Verticale.

È uomo complesso e intrigante, di carattere ispido come quelli che hanno carattere e intelligenza, Luciano Spalletti, 64 anni, il ct del calcio negli Europei del 2024 dopo aver condotto il Napoli all’impresa dell’ultimo scudetto: l’improbo compito è ripetere la vittoria del 2021, quando il predecessore Mancini puntò sulla coesione del gruppo e sui rigori, più che sulla tecnica. Spalletti è nocchiero raffinatissimo, tra i migliori al mondo per strategie e conoscenza del gioco, e la nitidezza della sua carriera gli dà l’ecumenismo per essere l’allenatore di tutti: ormai ha anche fatto pace con Totti, quindi con Roma. Ma ha un compito arduo: la Nazionale è ai minimi storici per penuria di talenti e crisi di sistema, e lui è il primo allenatore dell’ultracentenaria storia azzurra a non avere un centravanti di livello. È l’ottavo ct dal 2006, compreso l’interim di Di Biagio, segno che gli ultimi 17 anni sono stati i più difficili della nostra storia. Nell’immediato futuro serviranno miracoli, e in giro c’è solo Luciano in grado di compierli. Ma sarà durissima.

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