Rissa a Fregene, Saint Tropez chiuso dopo il pestaggio di Pasquetta: caccia al branco

Licenza sospesa per quindici giorni al locale di Fregene teatro della maxi rissa

Domenica 16 Aprile 2023 di Flaminia Savelli
Rissa a Fregene, Saint Tropez chiuso dopo il pestaggio di Pasquetta: caccia al branco

Mentre gli investigatori stanno ancora lavorando per identificare i ragazzi coinvolti nella maxi rissa, ieri intanto è arrivato l’ordine di sospensione della licenza per il locale dove si è consumata la violenta lite. L’inchiesta su quanto avvenuto nel tardo pomeriggio di Pasquetta nello stabilimento balneare Saint Tropez sul Lungomare di Levante a Fregene, nel Comune di Fiumicino, arriva così al primo giro di boa.

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Come disposto dal questore Carmine Belfiore, gli agenti di polizia del commissariato di Fiumicino hanno infatti proceduto con i sigilli sul cancello e sull’ingresso della struttura sulla spiaggia e quindi con la notifica del procedimento che sospende l’attività per i prossimi quindici giorni. 


L’INDAGINE
Proseguono invece le ricerche sui ragazzi coinvolti, sulla dinamica e sul ruolo dei quattro vigilantes.

I carabinieri di Ostia e Fiumicino stanno ancora visionando le immagini sequestrate, in cui sono stati ripresi almeno 10 ragazzi. Con i primi atti già trasmessi alla procura di Civitavecchia che ha aperto un fascicolo di indagine per rissa.  Secondo una prima ricostruzione, ad accendere la miccia della lite all’interno del Saint Tropez intorno alle 19 di lunedì (11 aprile) è stata una litigata seguita da scazzottata fra due ragazzi durante la festa, alla quale si sono poi aggiunti i loro amici. La lite sarebbe subito degenerata con i ragazzi accompagnati all’esterno del locale. A quel punto gli addetti alla sicurezza dello stabilimento balneare sarebbero intervenuti per calmare gli animi ma sarebbero rimasti, a loro volta, coinvolti in quanto accaduto.  Tre sono i ragazzi, tra i 22 e i 24 anni, rimasti feriti e poi trasportati in ospedale. Almeno altri sette sarebbero gli altri partecipanti che però, all’arrivo delle forze dell’ordine e delle ambulanze, sono scappati via.  In caserma dai carabinieri sono stati già convocati e ascoltati gli agenti di sicurezza. Avrebbero fornito elementi utili per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. «Nessuno ha sporto denuncia» precisano gli investigatori impegnati nel caso. 


I TESTIMONI
L’inchiesta ruota ora intorno alle immagini sequestrate dai militari per il riconoscimento dei due gruppi di giovani coinvolti. Sarebbero stati individuati gli occhi elettronici che puntano sul lungomare, poco distante dal luogo dove si è consumata la lite. E stanno puntando su elementi distintivi, come i tatuaggi. In particolare uno dei testimoni ha riferito: «Prima sono stati aggrediti da ragazzi con tatuaggi sul collo e lacrima tatuata sotto l’occhio» aveva riferito un giovane che stava trascorrendo la Pasquetta nel locale dove si è scatenata la rissa: «Hanno scatenato la lite senza alcun motivo e uno di questi ragazzi si è addirittura messo a urlare di essere stato in carcere aggiungendo che non aveva paura di nessuno». Un’altra ragazza, anche lei testimone di quanto stava accadendo nel piazzale aveva poi raccontato: «C’era un ragazzo a terra con la faccia piena di sangue, mi sono fermata per prestare aiuto. Ho preso il telefono per chiamare i soccorsi rimanendo in macchina, ma un gruppo di ragazze mi è venuto vicino e ha cominciato a insultarmi, pensavano che stessi facendo un video, ma io chiamavo il 113». 
 

Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 12:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA