«Andate piano, rallentate», è stato l’invito del ragazzo che per tutta risposta è stato massacrato di botte in mezzo alla strada a Cerenova, frazione di Cerveteri.
DENUNCIA SOCIAL
È stata la madre, Marianna, ad intervenire pubblicamente nella pagina social ufficiale del comitato di Cerenova-Campo di Mare dove inizialmente avevano parlato diversi testimoni che si trovavano in quella zona. «Mio figlio è ricoverato in ospedale a Bracciano – scrive la donna – ha il naso fratturato e anche una costola, in più varie ecchimosi sul volto. Ringrazio tutte le persone che lo hanno aiutato dopo le botte ricevute. Non è stata una lite ma un’aggressione a tutti gli effetti e ci tengo a chiarirlo. Mi domando come possano dormire tranquille le loro mamme». Ora la donna spera che venga fatta al più presto giustizia scoprendo chi siano gli autori. A Cerenova è stata chiamata una pattuglia dei carabinieri della stazione locale ma dei due individui ormai non c’era più traccia. Da capire se gli impianti di videosorveglianza pubblici o privati abbiano ripreso quelle scene così cruente. Ad ogni modo un testimone pare sia riuscito a fotografare con il proprio telefonino la targa della macchina in fuga che a questo punto potrebbe essere rintracciata quanto prima. «Mio figlio mi ha raccontato – è la testimonianza di una residente – che quel ragazzo stava attraversando proprio mentre quella macchina passava a grande velocità. Lui ha detto di andare piano, ma i due tizi sono scesi e lo hanno picchiato brutalmente prima di rimettersi in marcia». I due fuggitivi rischiano di doversi difendere dall’accusa di lesioni gravi aggravate dai futili motivi.
CITTADINI SOTTO CHOC
La comunità è sotto choc per l’accaduto. «La situazione sulle nostre strade è diventata insostenibile, molti automobilisti sfrecciano a tutto gas non rispettando i limiti di velocità. Avremmo bisogno di più controlli specialmente durante la sera e anche di notte», sostiene Sabrina, residente. «Purtroppo questi fenomeni si verificano sempre più spesso – è la presa di posizione di Enzo Musardo, presidente del comitato di zona Cerenova-Campo di Mare – e in particolare in quest’area, specie d’estate, forse anche per l’assenza di controlli e la totale mancanza di rallentatori o dissuasori per moderare la velocità. È un territorio purtroppo dimenticato. Solamente pochi giorni fa una vettura rubata a Ladispoli, correndo all’impazzata, ha distrutto tre auto parcheggiate. Ingenti i danni per i rispettivi proprietari. I ladri poi sono fuggiti a piedi lasciando l’auto in panne». E proprio in queste ore il consigliere comunale di Cerveteri, Lamberto Ramazzotti, ha segnalato per l’ennesima volta il fenomeno delle gare notturne in viale Manzoni, in pieno centro urbano. «Questa strada – si espone l’esponente politico – è diventata una pista da corsa per motociclisti che vanno a 100 chilometri orari incuranti ci possano essere famiglie e bambini. Ho preteso dissuasori e controlli ma qui non succede mai nulla. Speriamo non ci scappi la tragedia».