Anzio, bomba in spiaggia usata per giocare a palla: l’ordigno trovato da 3 ragazzini. Il bagnino ha dato l’allarme

Sul posto polizia e artificieri: indagini in corso sulla provenienza dell’arma

Giovedì 20 Luglio 2023 di Flaminia Savelli
Anzio, bomba in spiaggia usata per giocare a palla: l’ordigno trovato da 3 ragazzini. Il bagnino ha dato l’allarme

L’hanno trovata sulla spiaggia, proprio a ridosso della battigia, e hanno poi iniziato a lanciarla, passandola di mano in mano. È stato il bagnino a notare l’oggetto che i tre ragazzini si stavano passando e a insospettirsi. Così mercoledì pomeriggio è scattato l’allarme per il ritrovamento di un ordigno sulla spiaggia di Anzio.

L’assistente ai bagnanti ha subito chiamato la polizia. Una volta sul posto, gli agenti del reparto Volanti hanno chiamato gli artificieri che hanno preso in consegna quella che, a tutti gli effetti, sembrerebbe essere una bomba in dotazione all’esercito.

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LA SCOPERTA

Gli artificieri hanno ora il compito di indagare su quanto accaduto. Intanto dovranno stabilire la provenienza dell’ordigno. Da un primo esame esterno sembrerebbe appunto di dotazione dell’esercito. Ancora gli artificieri, dovranno accertare se l’ordigno era nelle condizioni di esplodere. Infine: le indagini dovranno anche chiarire se la bomba è di recente costruzione o se invece, appartiene a dotazioni meno recenti. Solo due settimane fa - era la mattina del 7 luglio- sullo stesso litorale gli artificieri erano intervenuti per il ritrovamento di un’altra bomba inesplosa. In quel caso, il ritrovamento è avvenuto nel comune di Nettuno e sul posto, insieme agli artificieri, era intervenuta anche la Capitaneria di Porto che aveva coordinato le operazioni di messa in sicurezza. 

A segnalare il proiettile trovato tra la spiaggia e il mare erano stati alcuni bagnanti. I carabinieri di zona avevano poi messo in sicurezza la zona della spiaggia mentre gli uomini della capitaneria hanno quindi accertato che sulla spiaggia di Nettuno era riaffiorata una boma della Seconda Guerra Mondiale. Non un caso isolato: lo scorso anno a Ostia, un cercatore con un metal detector aveva trovato nella Riserva naturale del litorale romano un ordigno bellico inesploso. Un altro era stato ritrovato a febbraio in città all’Eur e aveva comportato la chiusura di via Cecchignola. Mentre due anni fa, il rinvenimento di una bomba con 120 chili di esplosivo nella zona industriale di Monterotondo, cittadina alle porte di Roma, ha costretto all’evacuazione di 3mila persone. 
Addirittura, nel 2014, un residuato bellico era stato trovato nel giardino di una villetta di Ostia Antica da un gruppo di operai impegnati in un intervento di ristrutturazione. Pure in quel caso, un proiettile della seconda Guerra Mondiale probabilmente sganciato da un aereo e rimasto seppellito per anni sotto tre metri di terra. Pochi mesi prima nel vicino comune di Fiumicino era stata ritrovata una bomba inesplosa di circa 500 chili, pure quella risalente alla seconda Guerra Mondiale durante dei lavori stradali in via del Lago di Traiano. Un ordigno bellico che le indagini accertarono, di manifattura americana. 

L’INDAGINE

Gli agenti di polizia hanno ascoltato i tre ragazzini, tutti tra i 12 e i 14 anni, che hanno confermato quanto riportato al bagnino poco prima. E cioè che avevano trovato l’ordigno poco prima sulla battigia senza però rendersi conto dell’effettivo pericolo. Tanto da utilizzare la bomba come una palla da passarsi tra loro. 
«Non ci siamo resi conto del pericolo che stavamo correndo- hanno confermato i ragazzini - ci sembrava un oggetto innocuo». Quindi l’intervento dell’assistente che ha fatto scattare l’allarme e le indagini tutt’ora in corso. 

Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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