Roma, grande incendio nella pineta di Castel Fusano: fiamme e una nube di fumo

Domenica 2 Luglio 2017 di Veronica Cursi
Roma, grande incendio nella pineta di Castel Fusano: fiamme e una nube di fumo

Inferno nella pineta di Castel Fusano. Un rogo è divampato in un accampamento abusivo attorno alla stazione Castel Fusano della Roma-Lido e il forte vento, che da questa mattina soffia sul litorale, ha spinto le fiamme fino a dentro alla pineta, dal Canale dei Pescatori a viale Mediterraneo, nella zona più frequentata. Per ragioni di sicurezza sono state chiuse le ultime tre stazioni della Roma-Lido (Colombo, Castel Fusano e Stelal Polare). Inevitabili le ripercussioni per i pendolari della spiaggia oggi particolarmente numerosi anche per via del ponte di San Pietro e Paolo: centinaia di passeggeri di ritorno dal mare bloccati in attesa delle navette sostitutive.
Tre elicotteri della protezione civile e un canadair dei vigili del fuoco si sono subito alzati in volo e hanno fatto la spola tra il mare (per raccogliere l'acqua) e la pineta. Per domare le fiamme sono stati effettuati 58 lanci. Da terra sono state attivate 7 squadre con 30 volontari circa di Protezione civile a supporto dell'attività dei Vigili del Fuoco e utilizzate tre autobotti di Protezione civile regionale per il rifornimento dell'acqua.

L'incendio si è scatenato, per cause ancora da accertare, in una zona popolata da numerose baracche. Proprio lì nello stesso punto nel settembre del 2016, ovvero meno di un anno fa, si scatenò un altro rogo. Stesso copione: vigili del fuoco in azione, stazione chiusa. Solo che allora c'era meno vento e le fiamme causarono meno danni. Risultato? L'insediamento non fu sgomberato. E tutto rimase come allora.

 

Quella di oggi è una nuova catastrofe per il polmone verde di Roma. E la memoria corre a quel 4 luglio del 2000 quando 380 ettari su un totale di 1200 ettari dell'intera riserva furono annientati in un maledetto pomeriggio di scirocco che ridusse in cenere una delle pinete più grandi d'Europa. E subito si riaccendono le polemiche.

LE REAZIONI «Ancora una volta sta andando a fuoco la pineta di Castel Fusano con le fiamme che sono divampate presumibilmente da un accampamento abusivo attorno alla stazione Castel Fusano della Roma-Lido .
A dimostrazione che gli appelli che da più parti anche recentemente sono stati rivolti all’Amministrazione per il rischio incendi sono stati totalmente disattesi e all’interno di un patrimonio ambientale di rilevanza straordinaria ancora vi sono insediamenti abusivi. Inaccettabile proseguire a trattare l’ambiente della Capitale in questo modo e trattare la Capitale d’Italia amministrandola con la più totale incompetenza
». E’ quanto dichiarano in una nota Piergiorgio Benvenuti e Fabio Ficosecco, rispettivamente Presidente Nazionale e Responsabile romano del Movimento Ecologista, Ecoitaliasolidale.
Polemico anche Davide Bordoni, capogruppo Consiliare di Forza Italia: «Invito il presidente della commissione capitolina Ambiente, Daniele Diaco, a convocare immediatamente la commissione su questo argomento. Vogliamo vedere la Pineta distrutta come accadde nel 2000? Quanto altro tempo ancora vogliono aspettare la Sindaca e l'assessore Pinuccia Montanari per porre fine a questa emergenza? Sono colpevoli di aver ignorato completamente questa situazione. Non sono ammissibili altre proroghe».
«E' un giorno molto triste - afferma Vito Paolo Quinto, presidente dell'associazione Cosmo Roma, che dopo il grande incendio del 2000 fu coinvolto per 18 mesi in un progetto di monitoraggio della pineta attraverso l'utilizzo di veicoli elettrici. «La storia si ripete. Purtroppo la natura ci rimette sempre contro l'incuria umana e il degrado. Quegli insediamenti allora sgomberati, sono tornati negli anni contribuendo all'abbandono di  un gioiello verde che doveva essere tutelato».
 
 

Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 07:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA