Sì al ddl riforme: è la fine del bicameralismo. Così cambia la Costituzione

Martedì 12 Aprile 2016
L'aula del Senato
Ecco, punto per punto, come cambia la Costituzione

CAMERA E SENATO
​La Camera deputati sarà l'unica a votare la fiducia. I deputati restano 630, eletti a suffragio universale. Il Senato continuerà a chiamarsi Senato della Repubblica, ma sarà composto da 95 membri eletti dai Consigli Regionali (21 sindaci e 74 consiglieri-senatori), più 5 nominati dal Capo dello Stato.

Il Senato avrà competenza legislativa piena solo su riforme e leggi costituzionali. Per le leggi ordinarie, potrà chiedere alla Camera di modificarle,maMontecitorio non sarà tenuta a dar seguito alla richiesta.

Un comma della nuova Costituzione prevede anche che le due organizzazioni burocratiche di Camera e Senato vengano unificate con il duplice obiettivo di risparmiare e di evitare inutili duplicazioni di impieghi.

I SENATORI REGIONALI
È la novità introdotta in Senato su richiesta dellaminoranza Pd. Saranno i cittadini, almomento di eleggere i Consigli Regionali a indicare quali consiglieri saranno anche senatori. I Consigli, una volta insediati, saranno tenuti a ratificare la scelta.

I 95 senatori saranno ripartiti tra le Regioni in base al loro peso demografico. I Consigli Regionali eleggeranno con metodo proporzionale i senatori tra i propri componenti; uno per ciascuna Regione dovrà essere un sindaco.

QUIRINALE E CONSULTA
Il presidente della Repubblica lo eleggeranno i 630 deputati e i 100 senatori. Per i primi tre scrutini occorrono 2/3 dei componenti. Dal quarto si scende a 3/5; dal settimo basterà lamaggioranza dei tre quinti dei votanti (oggi il quorum è più basso, maggioranza assoluta degli aventi diritto dalla quarta votazione in poi).

Dei 15 giudici Costituzionali, 3 saranno eletti dalla Camera e 2 dal Senato. Attualmente, cinque vengono nominati dal presidente della Repubblica, cinque daimagistrati, cinque eletti dal Parlamento in seduta comune.

IL REFERENDUM
Viene introdotto un quorum minore per i referendum sui quali sono state raccolte 800.000 firme anzichè le attuali 500.000: per renderlo valido basterà lametà degli elettori delle ultime elezioni politiche, anzichè la metà degli iscritti alle liste elettorali, come accade attualmente.

VAGLIO SUI DDL ELETTORALI
Introdotto il ricorso preventivo sulle leggi elettorali alla Consulta su richiesta di un quarto dei componenti della Camera. Tra le norme transitorie c'è anche la possibilità di ricorso preventivo già in questa legislatura. Anche per l'Italicum, dunque.

FEDERALISMO
Sono riportate in capo allo Stato alcune competenze come energia, infrastrutture strategiche e sistema nazionale di protezione civile. Inoltre, su proposta del governo, la Camera potrà approvare leggi anche nei campi di competenza delle Regioni «nell’interesse nazionale».

DDL POPOLARI
Salgono da 50.000 a 150.000 le firme necessarie per presentare un disegno di legge di iniziativa popolare. Però i regolamenti della Camera dovranno indicare anche tempi precisi di esame, del provvedimento, clausola che oggi non esiste.

DECRETI
I regolamenti parlamentari dovranno indicare tempi certi per l’approvazione dei disegni di legge presentati dal governo ma si prevedono anche nuovi limiti allo strumento del decreto legge a disposizione del governo

L'IMMUNITA'
I nuovi senatori godranno delle stesse tutele dei deputati eletti direttamente dal popolo. Questo vuol dire che la loro immunità è parziale ovvero che potranno essere arrestati o sottoposti a intercettazione solo dopo l'autorizzazione dell’aula del Senato e dunque dei ”colleghi”.

PROVINCE
Nella nuova Costituzione non c’è più la parola “Province”. Con anni di ritardo rispetto alla sentenza della Consulta che aveva respinto una delle tante riforme delle Province il Parlamento si ”adegua”. nel frattempo la legge Delrio ha stabilito di non tenere più le elezioni popolari provinciali.

CNEL
Nella nuova Costituzione non ci sarà più spazio per il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro che era nato come parlamentino del Lavoro sulla base della cultura corporativa che si era diffusa in Europa negli anni Trenta. Gli organi costituzionali scendono a 4: Quirinale, Camere e Consulta.
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