«Non è tutto già scritto» aveva detto Matteo Salvini del Veneto, guardando i sondaggi monstre per la Lega e Luca Zaia. Ma, a 48 ore dal voto delle Regionali, nessuno scommetterebbe su un cambio di copione tanto improvviso da ribaltare la sfida tra il governatore più popolare d'Italia e il suo avversario di Pd e centrosinistra, Arturo Lorenzoni.
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Così è parsa una sorta di pre-incoronazione l'intera pagina che oggi ha dedicato al politico trevigiano il quotidiano parigino «Le Monde» , «Luca Zaia, il nuovo campione della Lega», Un ritratto del presidente veneto uscente, che «forte di una eccellente gestione della crisi sanitaria - scrive Le Monde - mette nell'ombra il capo del suo partito, Matteo Salvini, di cui non condivide la linea estremista e anti-europea». Un modo, anche Oltralpe, per inquadrare la (possibile) futura sfida in casa Lega-centrodestra per la guida del Paese. Lorenzoni, il prof civico scelto scelto a febbraio dai Dem come anti-Zaia, interprete di un'idea di riformismo partecipato, lontano dai partiti, si batte orgogliosamente, nonostante il Covid che lo ha fermato ai box . Punta sul programma, su un Veneto che «ha l'occasione per cambiare».
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