De Luca favorito, Caldoro che tenta lo sprint, Ciarambino che punta a confermare il consenso del Movimento 5 Stelle in Campania. È questo lo scenario in vista delle regionali di domenica e lunedì nella regione attualmente governata da De Luca. Il governatore guarda alla scadenza portando lo sguardo già oltre, ai suoi possibili prossimi cinque anni e alla prima battaglia, quella dei fondi per il Sud, criticando Salvini: «Dobbiamo prepararci - dice - a fare la guerra per non far arrivare in Campania e nel Sud le briciole del Recovery Fund. Questa guerra è già in atto e quando qualche volta faccio riferimento a qualcuno che arriva da Milano a prenderci in giro, lo faccio perché al sud deve arrivare il 40% di quei fondi europei». Per De Luca «le nostre famiglie, figli e le imprese contano mille volte di più delle bandiere di partito. Se è in gioco la vita dei tuoi cari queste bandiere non contano niente, contano l'efficienza e il coraggio di decidere in tempi giusti. Per tutto quello che abbiamo fatto, per i progetti in corso, per quello che ci prepariamo a fare, possiamo dire che il futuro è già cominciato». De Luca lancia anche una sfida interna perchè molta attenzione sarà sul voto delle liste e sul risultato del Pd che punta a non farsi superare da una delle civiche del presidente uscente.
Caldoro con il centrodestra lancia invece lo sprint provando a picconare De Luca sul Covid19 da Piazza San Domenico, cuore del centro storico di Napoli: «La Campania - dice - è zona arancione, siamo in una situazione di totale caos e poco controllo, di grave allarme. Siamo primi in Italia per contagi, si continuano a non fare i tamponi e non si aprono le scuole. Mi appello al governo affinché dia una mano a questa regione che non è capace di gestire l'emergenza, sosteniamola. Ho tentato di rassicurare i cittadini ricordando loro che il voto è importante ma non posso che registrare la responsabilità da parte del Governo e della Regione Campania che non dicono nulla, non fanno nulla. Non c'è un piano che rassicuri i cittadini rispetto al rischio Covid nei seggi».
Valeria Ciarambino va all'attacco sulla sanità: «Per cinque anni - dice - De Luca non ha mosso un dito per modificare i criteri di redistribuzione dei fondi tra Nord e Sud, ora si faccia da parte. La prima cosa che farò al governo della Campania sarà siglare un patto con i governatori delle regioni del Mezzogiorno per andare tutti assieme a battere i pugni al tavolo della Conferenza Stato-Regioni. Dobbiamo pretendere il superamento dei criteri della spesa storica e la modifica del riparto del fondo nazionale sanitario, che oggi penalizzano la Campania». E anche la candidata del Movimento 5 Stelle punta sul riparto del Recovery Fund: «Ho scritto al presidente del Consiglio Conte - afferma - per una maggiore attenzione al Sud nella ripartizione delle risorse destinate all'Italia».
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