Un premio alla figura dell'educatore, a chi nella vita con il proprio lavoro ha

Domenica 25 Ottobre 2020
Un premio alla figura dell'educatore, a chi nella vita con il proprio lavoro ha dato un contributo nel diffondere la musica d'arte, attraverso la didattica, la critica musicale, la composizione, la grande interpretazione esecutiva, la stratificazione della memoria grazie a pubblicazioni e produzioni radiofoniche e televisive. È con questo spirito che nel 2015 è nato il Premio Pordenone Musica, istituito dal Teatro Verdi di Pordenone in collaborazione con il Comune e dedicato alla memoria di Pia Baschiera Tallon, didatta promotrice della crescita culturale e musicale in Friuli.
In questa sesta edizione, il premio sarà conferito giovedì 29 ottobre a Michele dall'Ongaro, compositore, pianista, saggista, docente, grande promotore della cultura musicale attraverso i programmi radio e tv da lui curati, nonché alla guida di una fondamentale istituzione italiana come l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Dal 2015 a oggi il premio ha assunto e consolidato sempre più una dimensione di respiro internazionale, costituendo un albo d'oro di grandi maestri: Piero Rattalino, Quirino Principe, Salvatore Sciarrino, Alfred Brendel, Edda Moser.
UNICITÀ
Il Premio, che gode anche del supporto della Regione Friuli Venezia Giulia e di Itas Assicurazioni, è «il solo riconoscimento nel panorama nazionale rivolto a musicisti, didatti e musicologi che dedicano la loro arte e attività alle nuove generazioni, coltivandone il talento e la passione per la musica» spiega Alessandro Ciriani, sindaco di Pordenone.
Testimonianza «dell'impegno che il teatro dedica ai giovani e al passaggio generazionale di conoscenze specialmente in ambito musicale, fiore all'occhiello di una programmazione che sempre più ha fatto di Pordenone una realtà di riferimento del circuito europeo di classica e sinfonica» ha aggiunto Giovanni Lessio, presidente del Teatro Verdi. La conferma del premio anche per il 2020 è segno di «continua vitalità di un Teatro che non si è mai fermato con la volontà di guardare avanti sapendosi reinventare» aggiunge Tiziana Gibelli, assessore alla Cultura del Fvg.
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