Un festival di 9 arti per il dopo Covid

Sabato 6 Giugno 2020
L'APPUNTAMENTO
Posti distanziati e numerati, misure igieniche già predisposte, misurazione della temperatura, spettacoli pensati ad hoc, per rispettare le norme di sanitarie senza rinunciare al gusto di un festival estivo in piena regola. Ecco il primo festival del post-Covid19, che in anticipo rispetto alla data del 15 giugno (quando saranno possibili eventi fino a mille persone) inizia oggi a Vittorio Veneto. L'avevano annunciato in diretta Facebook in pieno lockdown e ora quella sfida diventa realtà. Il Festival delle 9 arti è il nuovo progetto ideato dall'Accademia Teatrale Lorenzo Da Ponte, per la Marca trevigiana. In apertura, Eroi di Andrea Pennacchi, che apre un cartellone (ancora in progress) di oltre 40 appuntamenti tra spettacoli, concerti, conferenze, cineforum, workshop, mostre e appuntamenti per i più piccoli fino al 9 settembre (info www.9fest.it tel 0438550511).
UN SEGNALE PER LE ARTI
«L'arte è il motore economico e sociale del nostro Paese evidenzia Edoardo Fainello, direttore dell'Accademia Da Ponte - Quello che volevamo era creare un appuntamento estivo che mescolasse tutta l'arte, dalla pittura alla scultura, dal teatro al cinema. Ci siamo costruiti questo spazio inspirandoci ai teatri inglesi: è tutto in legno, non è grande e rappresenta prima di tutto un luogo di aggregazione». Naturalmente proprio l'aggregazione è il rischio di questo momento e la scelta di partire il 6 giugno non è stata facile. «Il nostro festival propone anche intrattenimento teatrale in uno spazio che può esser paragonato a ristoranti e bar che offrono intrattenimento musicale spiega il direttore per questo non aveva senso aspettare il 15 giugno. A causa dell'emergenza sanitaria, per rispettare il distanziamento (come nei bar) abbiamo dovuto tagliare due terzi dei 300 posti disponibili». Con 110 ingressi a pagamento, gli organizzatori già sanno «che sarà un bagno di sangue, perché gli incassi non consentiranno di coprire nemmeno le spese vive, ma abbiamo deciso di fare tutti un sacrificio personale rimettendoci del nostro. Certo il pubblico potrà contribuire con delle offerte».
SCELTA IMPORTANTE
D'altra parte molti festival, in Veneto come in tutta Italia, hanno rinviato la programmazione al 2021. «Noi abbiamo fatto questa scelta, che è anche simbolica chiosa Fainello Si rischia davvero che le persone non abbiano nulla dal punto di vista della proposta culturale e non abbiano un luogo di condivisione. Invece gli artisti hanno accettato l'idea di rischiare, ci hanno dato una mano con i cachet (ma non ho accettato offerte di venire gratis) e a loro dobbiamo gratitudine».
IL PROGRAMMA
Il calendario deve ancora esser completato (causa incertezza prolungata dal Covid) e il primo appuntamento è con un eroico Andrea Pennacchi accompagnato da Giorgio Gobbo. Gli appuntamenti teatrali successivi sono con Edoardo Fainello in Moby Dick, con Giacomo Rossetto ne La valigia dell'attore, seguiti da un Peter Pan e un pinocchio per ragazzi, dallo shakespeariano Mercante di Venezia del Centro Teatrale Lorenzo Da Ponte e dalla clownerie di Paolo Pilu. E poi ancora aperitivi musicali, concerti, talk culturali ed enogastronomici, cineforum, mostre d'arte, workshop. Una proposta articolata per coprire l'intera estate e dialogare con le generazioni.
Giambattista Marchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci