Tornado-bis, stato di crisi per Dolo

Venerdì 20 Luglio 2018
Tornado-bis, stato di crisi per Dolo
NUBIFRAGIO
Il violentissimo temporale che si è abbattuto su Dolo domenica 8 luglio (esattamente nel terzo anniversario del tornado del 2015) ha indotto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a dichiarare lo Stato di crisi per eccezionale avversità atmosferica per il Comune brentano. Soddisfazione in Comune per il provvedimento ora all'esame dell'amministrazione per la quantificazione dei danni, visto che il governatore ha chiaramente evidenziato: Il provvedimento è suscettibile di integrazioni qualora l'Ente locale dovesse segnalare danni e disagi riconducibili all'evento meteo eccezionale. E di danni, la sera dell'8 scorso, nel territorio dolese, sferzato da un vento che ha raggiunto i 120 chilometri orari, ce ne sono sono stati sia a carico di siti pubblici che privati. Diverse decine di migliaia di euro il computo derivante da almeno due auto schiacciate dalla caduta degli alberi, tetti sinistrati per la perdita tegole e comignoli, antenne piegate dalla buriana, problemi agli infissi, alle grondaie e a beni posti all'esterno di attività commerciali come tende e tavolini, spazzati via. Per quanto riguarda le opere pubbliche, i guasti maggiori hanno interessato le strade per la caduta di numerosi tronchi e cartelli stradali divelti. Ma, indubbiamente, a risentirne di più è stato il patrimonio arboreo con almeno un centinaio di alberi danneggiati e, in particolare, la storica piazza Cantiere privata dalla suggestione dei salici sul Naviglio, anche se il Comune si è già impegnato a reimpiantarli nei prossimi mesi.
POSSIBILITÀ DI AIUTI
Ora si apre la possibilità, grazie al decreto regionale, di ottenere dei rimborsi. Sicuramente ha fatto giurisprudenza il tornado dell'8 luglio 2015: anche allora la Regione si mosse tempestivamente per sostenere i Comuni colpiti e spinse il Governo a rivedere i criteri per l'erogazione dei contributi In attesa che il Comune elabori il quadro dei danni per il nuovo evento si ricorda, come ha sottolineato l'assessore Bellomo, l'importanza che nessuno rinunci ai propri diritti. «A Dolo, 150 famiglie delle 200 che avevano avviato l'iter risarcitorio in occasione del tornado si sono recate in municipio chiedendo, impauriti, di sospendere l'iter perché influenzate negativamente». Intanto per il tornado si è esaurita, a distanza di tre anni, la procedura risarcitoria, compresa la distribuzione della somma che il Comune ha ricevuto quali donazioni ed elargizioni varie nel conto corrente appositamente aperto e che è ammontata a ben 650.000 euro.
Lino Perini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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