«Sprechi, inefficienze e malaffare certo non mancano al Sud, ma nemmeno al

Mercoledì 24 Luglio 2019
«Sprechi, inefficienze e malaffare certo non mancano al Sud, ma nemmeno al Nord: le stime sulla corruzione parlano di un'omogeneità territoriale. Gli affari delle mafie hanno unificato l'Italia più delle istituzioni».
Parola di Luciano Brancaccio docente di sociologia urbana a Napoli studioso della corruzione e della malavita. Vero o falso che l'Italia sia unita proprio nelle mazzette? Vero perché, in una desolante stabilità di giudizio, otto cittadini del Nordest su dieci dicono che c'è troppa corruzione e che dovrebbe intervenire la magistratura.
Non è una valutazione legata all'emotività. O dovuta a qualche fatto di cronaca perché, magari una commissione parlamentare dice che il malaffare in parte del territorio della locomotiva d'Italia è a volte uguale a quello del famigerato Sud. La percezione del delitto di corruzione qui è drammaticamente stabile. Da decenni. Ed è questo che impressiona e che deve far riflettere: che cioè non ci sa apparentemente - alcun motivo di miglioramento, di speranza. Anche se la percezione qualche volta supera la realtà in questa storia sembra di star di fronte al grande kraken, il calamaro gigante, l'enorme piovra-polipo, capace di trascinare con se sul fondo i vascelli. Il kraken della corruzione esiste davvero. Non sono stati marinai euforici a raccontarlo, come leggenda dopo aver bevuto nelle peggiori bettole. Bensì è quello di cui è convinta la buona e brava gente della nazione per dirla con lo scrittore padovano Romolo Bugaro. Cioè noi tutti.
In giro per l'Italia questa opinione della corruzione ha anzi, una percentuale di poco più alta, anche se in verità bisognerebbe sempre distinguere corruzione alta da quella bassa che è quella più conosciuta dalla gente. Tutto questo accade mentre il nostro Paese - ottava, nona potenza economia mondiale, scricchiolante sta facendo qualche sforzo per migliorare la sua 53 posizione in graduatoria dell'indice di percezione dalla Corruzione (nei sistemi pubblici) reso noto qualche tempo fa da Transaprency International.
Due anni fa eravamo più bassi e sette anni fa si stava nella settantesima posizione. Più di qualcuno dice che leggi nuove e l'Anac (Anticorruzione) a qualcosa siano servite. Siamo infatti tra i pochi paesi che hanno migliorato la loro posizione negli ultimi dieci anni, nonostante la prescrizione riesca ad inghiottire anche i reati più pesanti; e perché (Eurispes) forse sopravvalutiamo la vera corruzione.
Sarà: noi cominceremmo intanto a ricordare che la corruzione vocabolario Treccani - non è solo dare o promettere denaro o altri vantaggi a un pubblico ufficiale perché egli ometta o ritardi un atto del suo ufficio o compia un atto contrario ai doveri di ufficio. Ma esiste anche quella che significa senso di decomposizione, disfacimento, putrefazione; guastarsi, degenerazione, nel senso morale depravazione. In questo caso l'80 per cento del Nordest che interpreta il momento del nostro vivere sociale - ha visto ancora bene.
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