Solo nel 2019 tredici croci: «Servono più controlli»

Venerdì 7 Agosto 2020
Una ferita che si riapre. L'incidente che ha ucciso Roberto Borella ha fatto ripensare all'estate tragica dello scorso anno, con i tanti, troppi lutti. Nel 2019 tredici solo a Jesolo. Per tutti il ricordo va soprattutto alla notte del 14 luglio, con la strage tra via Adriatico e via Pesarona in cui hanno perso la vita Riccardo Laugeni di San Donà, Leonardo Girardi, Eleonora Frasson e Giovanni Matiuzzo di Musile. Ma poi c'è stato anche il sinistro costato la vita a Ludmila Fintinaru, 36 anni, originaria della Moldavia, morta mentre si stava recando al lavoro, finendo con la sua auto in un canalee. E ancora la tragica fine dell'imprenditore Cesare Martellozzo, avvenuta nell'agosto dello scorso anno. E poi quella dello scorso ottobre, lungo via Roma destra, dove è deceduto, incastrato nella sua auto, Marius Tules, 37 anni romeno che a Jesolo si era ricostruito una nuova vita.
In via Equilio, dove ieri è avvenuto lo scontro in cui ha perso la vita l'albergatore, in passato si erano già registrati gravi sinistri. Ed anche per questo, alla luce di quanto accaduto ieri, i residenti della zona hanno chiesto maggiori controlli in un punto che rimane tra i più delicati della viabilità. Dopo l'anno nero, quest'anno la situazione sembrava migliorata, anche per effetto dell'attività di prevenzione avviata dagli agenti della Polizia locale, coordinati da Claudio Vanin. Gli stessi agenti che ieri sono intervenuti per i rilievi di legge e che hanno avviato le indagini. Entrambi i mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro. La data dei funerali di BOrella non è ancora stata fissata, prima bisognerà attendere il via libera dell'autorità giudiziaria. (G. Bab.)
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