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(...) una fava. Ritardando e congelando l'odiata Tav

Giovedì 20 Giugno 2019
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(...) una fava. Ritardando e congelando l'odiata Tav (e non parliamo del tratto in val di Susa, ma del più tranquillo pezzo tra Verona e Padova), ha messo i bastoni tra le ruote anche alla detestata Pedemontana veneta, ponendo così le basi per dimostrare, in futuro, che i conti della Regione erano sbagliati e che i costi superano i benefici. Come ha fatto? Il meccanismo è semplice e diabolico. La Pedemontana ha un senso se, attraversando una delle aree più produttive d'Italia, riesce a drenare il traffico che adesso ingolfa la gran parte delle province di Treviso e Vicenza e lo fa confluire sull'autostrada A4 agganciandola a Montecchio Maggiore. Ma a Montecchio l'autostrada corre parallela alla linea ferroviaria che dovrebbe essere raddoppiata per ospitare l'alta velocità: quindi il nuovo svincolo di collegamento con la Pedemontana può essere costruito solo dopo che si sarà definito il passaggio dei binari. Se però questa definizione è in alto mare, ecco quindi che il tratto finale della Pedemontana non si può fare. Così l'opera resterebbe incompiuta, con le quattro corsie che finiscono in mezzo ai campi, come la Valdastico Nord. E qui scatta l'effetto domino. Perché è evidente che una simile Pedemontana senza sbocco riuscirà a drenare una percentuale molto minore di traffico rispetto al previsto: perché mai un camionista partito da Bassano dovrebbe pagare e ritrovarsi, venti chilometri dopo, in un girone dantesco per completare quei tre-quattro chilometri mancanti ed entrare finalmente in A4? Ed è facile immaginare la soddisfazione di Toninelli e dei suoi sostenitori: «Avete visto che la Pedemontana non serviva?». Non solo: drenando meno traffico, i conti economici per ripagare l'opera finirebbero a carte quarantotto. Altra soddisfazione dei Toninelli's: «Avete visto che l'analisi costi-benefici era sbagliata?». Un capolavoro. Reso ancora più evidente dall'essere riuscito a bloccare il completamento di un'opera che in larga parte c'è già, utilizzando un'opera che invece ancora non c'è. Un genio. Del male, ma un genio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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