«Sarà uno spettacolo nello stile Subsonica»

Giovedì 27 Giugno 2019
L'INTERVISTA
L'ultimo capitolo della lunga storia dei Subsonica sta per arricchirsi di una nuova pagina. Dopo la pubblicazione a ottobre 2018 dell'ottavo album, il tour nei club europei e quello dello scorso febbraio nei palazzetti d'Italia, tocca ora al racconto dell'avventura dal vivo che da domani e fino a settembre riporterà la formazione torinese sotto i riflettori. A fare da cornice al debutto della tournée estiva sarà la due giorni di eventi in programma a Verona nell'ambito dell'edizione 2019 del RookaZoo Music Festival (28 e 29 giugno, Bastioni - Vallo Città di Nimes), il primo dei due appuntamenti dedicati al pubblico del Nordest. Per il secondo toccherà attendere venerdì prossimo, 5 luglio, quando la band formata da Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio approderà allo Sherwood Festival di Padova (rassegna in città fino al 6 luglio, Park Nord dello Stadio Euganeo).
«Un concerto da vivere» anticipa Boosta, nome d'arte del tastierista Davide Dileo, che confessa: «Siamo carichissimi. Non vediamo l'ora di tornare sul palco».
Per il via alle danze del nuovo tour avete scelto Verona. Cosa vi lega a questa città?
«Siamo molto felici di iniziare da Verona perché qui una ventina di anni fa siamo venuti per una delle prime esibizioni fuori porta, uno dei primissimi ricordi che abbiamo come band. La consapevolezza di essere ancora qui ci rende felici e lo dimostreremo sul palco».
Che spettacolo avete preparato?
«Uno dei motivi per cui ieri come oggi siamo entusiasti di andare in tournée è che non portiamo in giro soltanto le canzoni, ma uno spettacolo. Sarà in pieno stile Subsonica e ripercorrerà tutta la nostra storia. Venti anni di musica significano otto dischi e tantissime canzoni: una storia lunga, complessa, fortunata, che vogliamo raccontare ai giovani che arrivano per la prima volta a un nostro concerto e che quando noi abbiamo cominciato la nostra strada erano piccoli. Lungo questi venti anni, fatti anche di esperienze personali, percorsi tracciati ai lati di quello principale, stare insieme non è stato sempre facile. Ad unirci c'è sempre stato però il desiderio urgente di fare musica insieme. Siamo una di quelle fortunate realtà in cui la somma dei componenti fa più della somma matematica e questo è un grande privilegio di cui cerchiamo di avere forte rispetto».
Nel tour invernale eravate insieme al rapper torinese Willie Peyote, che ha collaborato con voi al singolo L'incubo. Sono previsti ospiti speciali nella tranche estiva?
«Ci sono delle sorprese in ballo, vedremo cosa succederà. Di sicuro sarà una lunga estate, un'estate bella, in cui tra l'altro cade il ventennale del nostro secondo disco, Microchip emozionale, che per noi è stato un album molto importante».
In scaletta, i pezzi classici, ma anche gli inediti di 8, l'ultima fatica discografica, che torna a quegli anni Novanta in cui tutto ha avuto inizio. Perché ripartire da lì?
«Perché gli anni Novanta sono stati fondamentali, forse gli anni più interessanti per l'elettronica. Quando dopo vent'anni ti rendi conto che sei ancora in piedi hai bisogno di punti saldi e poi il racconto che si affida a un disco non può che essere la rivelazione di quello che sono i Subsonica oggi, partendo da quello che sono stati e parlando al futuro».
Un album denso di vita, la nostra così lo avete definito. Che effetto fa condividerla con migliaia di fan?
«È il motivo principale per cui amiamo quello che facciamo: avere l'onore di essere la colonna sonora della quotidianità di moltissime persone è un grandissimo privilegio ed è il premio più grande che possiamo ricevere, ti fa sentire nel posto giusto».
Dentro, tanto presente. Una disamina dei tempi moderni.
«Avendo un microfono in mano, credo che sia un dovere stimolare una discussione, regalare qualche domanda. Siamo musicisti, siamo artisti, ma siamo innanzitutto semplici cittadini del mondo. La musica è uno strumento e in quanto tale credo che possa essere utilizzato per un fine altro, che non sia soltanto quello dell'intrattenimento».
Valentina Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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