Regata de Casteo aperta ai giovani, come al solito vincono i Vignotto

Lunedì 20 Novembre 2017
Regata de Casteo aperta ai giovani, come al solito vincono i Vignotto
LA SFIDA
VENEZIA Una regata per ricordare ma anche con tanti giovani, quindi proiettata verso il futuro.
Ieri mattina ha avuto luogo il memorial Lilo Veronese e Fabio Collavini El Rosso, soci fondatori della remiera Casteo. La cerimonia, con arrivo davanti alla società remiera, si è tradotta, come tradizione, in una regata, promossa su gondolini, con coppie formate da un campione e da un giovane; opportunità per motivare gli adolescenti e realizzare per loro occasioni di esperienza volta a continuare con passione e perizia la voga alla veneta.
PROSPETTIVE
Constatando la nutrita partecipazione sia di atleti che di pubblico, lo storico Giorgio Crovato ha avuto parole di elogio per questa manifestazione: «Da due anni non assistevo a competizioni del remo - ha esordito - mi piangeva il cuore vedere sempre meno gente. Oggi mi rinfranco, perché qui ho ritrovato il senso delle regate: socialità, ricordo e futuro». «Partecipare personalmente a questo evento - ha aggiunto il gemello Maurizio, consigliere comunale fucsia - genera in me una motivazione in più per chiedere al sindaco di adoperarsi per la remiera Casteo». Riferimento del consigliere ai capannoni provvisori ancora utilizzati dalla remiera, dopo il tornado che l'ha devastata il 12 giugno 2012, distruggendo barche e radendo al suolo le strutture. Complimenti anche dal presidente dei bancali, Aldo Reato, che ha ammonito: «Le tradizioni sono importanti, ma per farle vivere è importante non solo parlarne ma sostenerle mettendo le mani nel borsello».
LA CLASSIFICA
L'evento sportivo, dalla spiaggetta di Sant'Erasmo alla Casteo, passando per l'isola di Camerino, Vignole e Certosa, ha visto la vittoria di padre e figlio: Rudi Vignotto e Mattia Vignotto, entrambi primi nella scorsa Regata Storica nelle diverse categorie e ieri coppia favoritissima. Pronostico quindi rispettato: i due hanno dominato le altre nove coppie. Secondo, il gondolino di Andrea Ortica ed Andrea Vecchiato, terza la coppia Jacopo Colombi e Livio Ceciliati, quarti Gaetano Bregantin e Matteo Zaniol. Poi, a seguire: Federico Busetto e Giacomo Marangon, Mattia Colombi e Leonardo Ghigi, Martino Vianello e Cristiano Vianello, Alessandro Secco e Alessandro Gaburro, Damiano Allegretto e Josca Collavini, Vittorio Selle e Davide Gusso. Tutti hanno dimostrato grande tecnica, tattica, forza e perizia, soprattutto nell'attraversare con barche così basse, filate e leggere le onde ed il temibile Canale delle navi. Il memorial primitivo, dedicato a Lilo conta ormai 31 edizioni; vi hanno vogato negli anni dei miti della voga alla veneta, come Crea, Ciaci, Bufalo, la stirpe dei Strigheta, quella dei Fongher, dei Vignotto, dei Catanzaro e dei Suste. Insieme per una disciplina nata per la mobilità ed i trasporti, poi divenuta uno sport che unisce arte e preparazione fisica, esperienza e conoscenza della laguna.
Tullio Cardona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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