Rapina ad Avm, scagionati Rossi e Fistarol

Sabato 18 Dicembre 2021
L'INCHIESTA
VENEZIA Per la Procura di Venezia erano i basisti della rapina che la nuova Mala del Brenta aveva fatto il 3 marzo 2019 al check point di Avm a Marghera, dove si fermano i pullman turistici per versare la tassa d'ingresso a Venezia. Per il tribunale del Riesame di Venezia, invece, Paolo Rossi e Walter Fistarol non hanno nulla a che vedere con quelle accuse né, tantomeno, hanno progettato il colpo. Sostanziale insufficienza di prove a loro carico e così, ieri pomeriggio, il Riesame, accogliendo il ricorso dell'avvocato dei due, Stefania Pattarello, ha annullato l'ordinanza del gip e li ha scarcerati dai domiciliari. Confermato, invece, l'impianto accusatorio nei confronti di Marco Nalesso (accusato di essere andato in Austria a recuperare soldi per conto di Gilberto Boatto) e Sara Battagliarin, la giovane compagna di Loris Trabujo, l'aspirante nuovo boss della Mala. La donna, pur non essendo tra gli indagati maggiori, è agli arresti domiciliari ed è ritenuta dal giudice per le indagini preliminari complice del compagno, in sostanza «uno strumento nelle mani del Trabujo, ma uno strumento consapevole».
IL BOSS
Intanto è stato fissato per martedì l'interrogatorio di garanzia di Loris Trabujo, l'astro nascente della nuova Mala del Brenta: il suo faccia a faccia con il gip Barbara Lancieri era stato rinviato data la positività di Trabujo al Coronavirus. Ora che si è negativizzato, si potrà procedere con l'interrogatorio e scoprire quale strada difensiva deciderà di adottare quello che Gilberto Boatto aveva scelto come suo erede e uomo d'azione. Dalle carte dell'inchiesta emerge come Trabujo non aveva solo capito per primo come sarebbe ripreso il turismo a Venezia dopo il Covid, ma è stato anche il primo a intuire le potenzialità del terminal turistico di Punta Sabbioni. Al Tronchetto, appena Venezia ha riaperto le porte al turismo, Loris Trabujo aveva piazzato una decina di uomini dentro e fuori il parcheggio multipiano, pronti a intercettare tutti i turisti che arrivavano in macchina all'Isola Nuovissima. Poi le rapine e lo smercio di droga.
N. Mun.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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