Puppi, una vita a scoprire l'arte

Martedì 18 Settembre 2018
LUTTO
Uno storico d'arte con la passione per l'indagine, attratto dagli oscuri misteri legati alla vita di artisti celebri. Che ha voluto massima segretezza anche intorno ai suoi ultimi giorni. Con la scomparsa di Lionello Puppi, avvenuta sabato a Treviso, il mondo della storia dell'arte perde un docente emerito con la vitalità intellettuale di un giovane ricercatore. Ottantasei anni, nato a Belluno, il fisico già minato da anni di complicazioni sanitarie, ma il cervello proiettato sempre nel futuro: al prossimo convegno oppure alla prossima mostra. Mentre la famiglia organizza funerali in forma strettamente privata, mentre le sue ultime carte vengono convogliate nel fondo che da anni stava alimentando tra le stanze della Fondazione Benetton Studi Ricerche, il mondo accademico italiano ne piange la scomparsa.
POLEMISTA ED INTELLETTUALE
A Treviso, dove non aveva nascosto la sua opposizione alle grandi mostre, aveva regalato l'ultimo atto di una vita spesa nelle grandi scoperte della storia dell'arte. Le mostre per lui non erano cataloghi ma cantieri aperti, luoghi dove ragionare di nuove scoperte e attribuzioni. Era accaduto così a Treviso nel 2016 durante la mostra dedicata gli anni giovanili di El Greco. Lionello Puppi aveva regalato al pubblico l'attribuzione di un'opera inedita di Tintoretto. Si trattava di un'ultima cena precedente al dipinto che si trova oggi a San Trovaso. Grandissimo scalpore suscitò inoltre, sempre nella cornice della mostra dedicata El Greco, l'attribuzione a Michelangelo di un dipinto inedito raffigurante una Crocifissione. Ma l'autore a cui Puppi lega il proprio nome è principalmente Andrea Palladio: dalla storica monografia del 1973, Andrea Palladio ad opere più agili come Il giovane Palladio pubblicato da Skira nel 2008. La sua carriera accademica comincia nel 1971 con la cattedra di Discipline storiche dell'arte all'Università di Padova. Dal 1991 Puppi passa all'Università Ca' Foscari di Venezia dove insegnerà Storia dell'Arte moderna, iconologia e iconografia per diventare poi Presidente del corso di laurea in Conservazione dei beni culturali. Tra il 1985 e il 1987 è inoltre senatore nella IX Legislatura, eletto nelle fila del Pci.
I COMMENTI
«La scomparsa del professor Puppi rappresenta una grave perdita per la cultura veneta e italiana». Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda il professore. «Il lavoro prezioso che Puppi ci lascia sono i suoi studi scientifici su Andrea Palladio: questo straordinario interesse e la sua passione per l'opera del grande architetto veneto hanno prodotto un'eredità di enorme valore storico e culturale». Nella vastità dei suoi interessi, Puppi è ricordato come il più profondo conoscitore delle opere di Francesco Maria Preti. «Ho avuto l'onore di affiancarlo durante la mostra di El Greco - spiega il neo assessore trevigiano Lavinia Colonna Preti - Insieme stavamo lavorando ad un nuovo progetto dedicato a Tomaso da Modena». Al centro delle sue indagini anche un nuovo convegno su El Greco a Bettona, in programma tra poche settimane. Instancabile, infaticabile, già malato. Tutto fuorchè un docente emerito in pensione, insomma. Con la sua testa, in pensione non ci era mai andato - puntualizza Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton - era una miniera di idee, se il progetto Urbs Picta a Treviso si è realizzato è grazie al suo supporto scientifico e ai suoi consigli.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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