Muneghette, in sette non accettano le alternative. La Caritas sta trattando

Venerdì 6 Dicembre 2019
IL CASO
VENEZIA Sono attualmente ancora sette le persone che, in attesa di una soluzione definitiva, hanno deciso di non lasciare le proprie stanze alle Muneghette, l'edificio di proprietà dell'Ire gestito, in comodato d'uso gratuito, dalla Caritas. L'altra sera il Patriarcato pareva avesse trovato la soluzioe per tutti, eccetto che per 3 inquilini, ma a ieri nessuno dei 7 rimasti hai accettato le soluzioni abitative temporanee proposte dalla Caritas. Un uomo di origine marocchina, vive da 5 anni alle Muneghette con la moglie e due bimbi di 4 e 6 anni: «In questi giorni - spiega - la Caritas mi ha proposto il trasferimento temporaneo in uno spazio all'interno dell'Istituto San Giuseppe a Palazzo Papafava, a Castello. Si tratterebbe di un momento di passaggio in attesa del trasloco definitivo in un appartamento, dicono. Sinceramente con due bimbi piccoli, uno dei quali sarà operato a Padova mercoledì prossimo e mia moglie incinta di sei mesi, non me la sento di affrontare due traslochi a breve distanza. Aspetterò che sia disponibile per me e la mia famiglia una soluzione definitiva». «Conosciamo la situazione - spiega la Caritas - infatti stiamo già provvedendo per velocizzare il trasferimento della famiglia in un appartamento in terraferma». La famiglia marocchina ha abitato in questi anni in un piccolo bilocale alle Muneghette pagando un affitto tra i 150 ed i 200 euro al mese, utente comprese, ad esclusione dell'ultimo anno e mezzo, cioè da quando la Caritas ha deciso che lo stabile doveva essere sgomberato per ragioni di sicurezza e per dare inizio ai lavori di restauro. «Da quel momento il canone d'affitto non è stato più accettato, spiega il caòpofamiglia. Anche una signora che soffre di bronchite cronica, non ha accettato il trasferimento temporaneo all'hotel City of Art Venice Lioyd di Marghera, proposto come soluzione alternativa temporanea dalla Caritas. Resterà al momento alle Muneghette, in attesa di soluzioni definitive, anche una coppia che per circa un anno e mezzo ha svolto le funzioni di vice responsabile delle Muneghette e di tuttofare, mansioni per cui la conna riceveva da parte dell'assistente sociale del Comune 250 euro al mese, di cui 200 servivano per pagare l'affitto dei locali che condivide con il compagno. «Anche noi da circa un anno non paghiamo più l'affitto anche perché non ho più ricevuto i 250 mensili. Oggi vivo con la mia pensione d'invalidità di 285 euro al mese», spiega la donna che soffre di psoriasi eritrodermica di grado severo.
Una volta che il complesso sarà liberato dagli ultimi abitanti potranno iniziare i lavori di restauro per la creazione di nuovo centro multifunzione della Caritas diocesana. Secondo il progetto presentato dalla Diocesi di Venezia e affidato alla Caritas, l'immobile Le Muneghette, dopo la radicale trasformazione già prevista, sarà destinato a diventare un luogo di accoglienza delle persone in stato di disagio con la presenza di una decina di piccoli alloggi per nuclei familiari o persone singole che necessitano di essere accompagnate per un periodo di 6-12 mesi. La seconda funzione del complesso sarà quella dell'accoglienza temporanea e d'emergenza per donne in difficoltà. Alle Muneghette troverà spazio anche una sala da pranzo per la refezione, dove sarà dato un pasto ai poveri e a chi è in difficoltà. Infine ci sarà una quarta funzione, del tutto innovativa. Uno spazio servirà, infatti, come foresteria per gruppi, soprattutto parrocchiali, che vorranno fare esperienza di servizio e di formazione a Venezia.
Claudia Meschini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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