LA RASSEGNA
Sono 14 gli eventi del calendario 2018 de Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, che offriranno un programma articolato lungo i diversi filoni proseguiti per oltre un quarto di secolo. Il festival, alla sua 27esima edizione, si svolgerà dal 20 maggio al 21 giugno, con l'alternanza di opera (il venerdì sera e la domenica pomeriggio) e concerti il sabato sera: a presentare ieri la kermesse musicale, capace di richiamare appassionati da tutto il Veneto ma anche da fuori regione, il fondatore e direttore artistico Giovanni Battista Rigon e Sonig Tchakerian (nella foto), responsabile del progetto artistico della musica da camera.
Ad aprire il cartellone sarà l'evento Mu.Vi. Musica a Vicenza, ideato proprio da Tchakerian tre anni fa, previsto per l'intera giornata di domenica 20, dalle 11 alle 18, nell'Odeo dell'Olimpico, ma anche in altri luoghi prestigiosi della città, tra cui la Loggia del Capitaniato e Palazzo Leoni Montanari.
Per quanto riguarda l'opera, il quinquennale Progetto Rossini, avviato lo scorso anno, giunge alla seconda tappa e prevede la messa in scena de L'inganno felice, il secondo titolo a debuttare al Teatro San Moisè di Venezia nel 1812: quest'opera è un lavoro di un Rossini appena ventenne, gli valse il suo primo grande successo, catturando l'attenzione dei maggiori teatri italiani. Il progetto della musica da camera propone una formula esclusiva con concerti che si creano solo per l'occasione, come progetti speciali che nascono sul palco, dall'incontro di straordinari musicisti invitati a condividere emozioni con il pubblico. Anche quest'anno, si darà vita a nuove collaborazioni e si assisterà a graditi ritorni, come quelli di Shlomo Mintz, Alfredo Zamarra e Silvia Chiesa, protagonisti tra gli altri del primo concerto, sabato 2 giugno.
Luca Pozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sono 14 gli eventi del calendario 2018 de Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, che offriranno un programma articolato lungo i diversi filoni proseguiti per oltre un quarto di secolo. Il festival, alla sua 27esima edizione, si svolgerà dal 20 maggio al 21 giugno, con l'alternanza di opera (il venerdì sera e la domenica pomeriggio) e concerti il sabato sera: a presentare ieri la kermesse musicale, capace di richiamare appassionati da tutto il Veneto ma anche da fuori regione, il fondatore e direttore artistico Giovanni Battista Rigon e Sonig Tchakerian (nella foto), responsabile del progetto artistico della musica da camera.
Ad aprire il cartellone sarà l'evento Mu.Vi. Musica a Vicenza, ideato proprio da Tchakerian tre anni fa, previsto per l'intera giornata di domenica 20, dalle 11 alle 18, nell'Odeo dell'Olimpico, ma anche in altri luoghi prestigiosi della città, tra cui la Loggia del Capitaniato e Palazzo Leoni Montanari.
Per quanto riguarda l'opera, il quinquennale Progetto Rossini, avviato lo scorso anno, giunge alla seconda tappa e prevede la messa in scena de L'inganno felice, il secondo titolo a debuttare al Teatro San Moisè di Venezia nel 1812: quest'opera è un lavoro di un Rossini appena ventenne, gli valse il suo primo grande successo, catturando l'attenzione dei maggiori teatri italiani. Il progetto della musica da camera propone una formula esclusiva con concerti che si creano solo per l'occasione, come progetti speciali che nascono sul palco, dall'incontro di straordinari musicisti invitati a condividere emozioni con il pubblico. Anche quest'anno, si darà vita a nuove collaborazioni e si assisterà a graditi ritorni, come quelli di Shlomo Mintz, Alfredo Zamarra e Silvia Chiesa, protagonisti tra gli altri del primo concerto, sabato 2 giugno.
Luca Pozza
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