L'INTERVISTA
MESTRE «La qualità della vita di cittadini e associazioni

Lunedì 3 Settembre 2018
L'INTERVISTA MESTRE «La qualità della vita di cittadini e associazioni
L'INTERVISTA
MESTRE «La qualità della vita di cittadini e associazioni è gravemente peggiorata ma all'interno del centrosinistra qualcuno sembra ammiccare a Brugnaro. Sgombrato il campo dal referendum è invece il momento di costruire un progetto alternativo». Nel suo bilancio dei tre anni di giunta Brugnaro, Gianluca Trabucco, presidente di municipalità a Chirignago e Zelarino ma anche esponente di Leu, vede i margini per ricostruire un'alternativa a Venezia e in città metropolitana. «In questo triennio abbiamo registrato prima l'indebolimento e poi l'azzeramento dei servizi al cittadino» afferma Trabucco che entra nel dettaglio: «Tralasciando il vulnus democratico, le associazioni culturali e sportive a carattere territoriale non hanno più un punto di riferimento anche per le pratiche più semplici. Per una risposta, su qualsiasi questione, ci sono tempi dilatati a dismisura e, in molti casi, non si ottiene alcun riscontro a meno che non si abbia qualche contatto speciale con il sindaco o con un assessore».
ANALISI
Situazione che non sarebbe quindi percepita a Favaro: «Nella municipalità fucsia si continua infatti a operare come se non fosse cambiato niente, mentre nelle altre è stato smantellato qualsiasi tipo di presidio territoriale». Ricadute in particolare su polizia locale e servizi allo sportello: «La polizia locale è stata indirizzata interamente all'ordine pubblico nei luoghi sensibili. Non si vede più un vigile se non in centro a Mestre o a Venezia. Qualsiasi richiesta venga inoltrata alle sezioni territoriali, anche in caso di urgenza, deve prima ottenere il nulla osta dal comando centrale».
Tema del momento sono le difficoltà delle associazioni sulle concessioni delle sedi e delle palestre scolastiche. La proroga a San Silvestro lascia tutti in un limbo. «È il simbolo della gestione padronale - continua Trabucco -. Hanno prorogato di nuovo fino al 31 dicembre, pur sapendo che le attività seguono l'anno scolastico, con la minaccia di rivedere tutto. Il messaggio è chiaro: ti do la concessione ma vedo se rinnovartela, attento a come ti comporti. Togliere le concessioni ad attività iniziata creerebbe un danno enorme alle associazioni che però non possono alzare la voce». Poi ancora la chiusura di Urp, uffici protocollo e anagrafi, riuniti negli sportelli del centro a Mestre o Venezia, le proteste sulla gestione di nidi, scuole dell'infanzia e politiche sociali: «Licenziati molti operatori di strada, via Rinascita è stata svuotata».
Quindi l'appello al centrosinistra: «Finora si era frenati dalle divisioni sul referendum. Ora però è il tempo di fare opposizione, a Venezia ma anche in città metropolitana dove è incredibile che nessuno, tra i consiglieri del centrosinistra, stia dicendo una parola sul piano strategico, che è poco più di una fotografia. Mi auguro che si riconosca in Brugnaro l'avversario, perché la sensazione è che qualcuno stia facendo altri pensieri. A mio parere il centrosinistra deve stare unito in un progetto alternativo, un grande schieramento che veda protagoniste le realtà civiche e associative, per riportare in città il rispetto verso i cittadini e le minoranze, che è venuto a mancare».
Melody Fusaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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