Inno di Mameli oggi in Arena Vittorio Grigolo lo porta in Tv

Martedì 2 Giugno 2020
L'OMAGGIO
Dai teatri d'opera internazionali a Sanremo, da Verdi ai Queen Vittorio Grigolo una delle più belle voci all'italiana attualmente in carriera e artista amante del crossover; il suo duetto con Brian May resterà negli annali areniani porta il suo contributo alla ripresa, forse sarebbe più giusto dire rinascita, del nostro paese che dopo mesi di emergenza Covid-19 torna a vedere la luce. Questa sera alle 20.35 su RaiUno, subito dopo il TG1, il tenore aretino canterà l'Inno di Mameli che il poeta patriota intitolò Canto degli Italiani e fu messo in musica da Michele Novaro all'Arena di Verona. Quasi un'anteprima del Festival operistico 2020 previsto in formula rivisitata, l'Inno Nazionale sarà eseguito in una versione curata e diretta dal maestro Diego Basso, fondatore tra l'altro dell'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana e conosciuto per le sue partecipazioni al Festival di Sanremo; l'ultima proprio con Grigolo nel corso di una delle serate dell'ultima edizione della kermesse canora dello scorso febbraio.
PROGETTO VERONESE
Il progetto, tutto veronese, nasce da un'idea di Gianmauro Mazzi, amministratore delegato di Arena Extra, e del sindaco della città scaligera Federico Sboarina, con la supervisione di Tony Renis. «L'Arena, nuda, nella polvere, è colma di energia, metafora dell'Italia, dice Grigolo con voce palpabilmente emozionata l'Inno è un canto di speranza, è il momento di scollarsi la polvere e guardare al futuro». L'anfiteatro scaligero sarà rappresentato nella sua forma essenziale, spoglio della sontuosità di scene e costumi ma vestito della sua storia. «Sarà un evento magico e incredibile prosegue il tenore in un luogo suggestivo, che amo e che porto nel cuore». Il progetto lo ha visto immediatamente schierarsi a fianco degli organizzatori: «Gianmarco Mazzi e il sindaco hanno avuto un'idea meravigliosa: l'unione fa la forza». Non solo musica, ma un vero e proprio spettacolo quello che i telespettatori vedranno questa sera: «Ho eseguito l'Inno in una versione registrata dal maestro Diego Basso, orchestrata e diretta da lui racconta Grigolo il regista Morbioli ha dato un'immagine da film e la supervisione è stata del grande Tony Renis». Inoltre non sarà un one-man-show: «All'Arena non ero solo prosegue c'erano anche dei bambini che sono il nostro futuro, sarà una sorpresa». Che Grigolo sia un generoso, erede di una tradizione che parte da Enrico Caruso e arriva a Luciano Pavarotti passando per Beniamino Gigli, non c'è dubbio alcuno; lo si percepisce nel suo canto e nel suo darsi in scena rendendo vivo ogni personaggio che interpreta. A questo proposito ringrazia l'Hotel Due Torri «storica struttura veronese che non ha cessato l'attività neppure durante la clausura forzata dovuta alle norme di emergenza dettate dalla pandemia e che mi ha ospitato durante il mio soggiorno».
Alessandro Cammarano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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