IL CASO
Il collo alla coreana di Jack Lang è entrato nella storia della

Lunedì 9 Dicembre 2019
IL CASO
Il collo alla coreana di Jack Lang è entrato nella storia della Quinta Repubblica quanto la sua festa della musica. Il 17 aprile 1985 il giovane ministro della cultura di François Mitterrand fece scandalo all'Assemblée Nationale presentandosi alla tribuna dell'emiciclo senza cravatta (in realtà, si scoprirà poi, l'aveva, ma era nascosta dal colletto della giacca). Qualche giorno dopo l'Assemblée prese atto della rivoluzione e cambiò il regolamento interno, cancellando l'obbligo della cravatta per l'abbigliamento maschile.
La carriera politica di Lang è stata sempre vestita con gusto: la coreana della giacca di Thierry Mugler, l'impermeabile nero un po' destrutturato di Miyake, i completi di classe di Francesco Smalto, il loden all'italiana, le camicie rosa shocking, gli smoking di Saint Laurent. Non meraviglia che ieri Mugler e Miyake abbiano deciso di volare in soccorso dell'ex ministro, dal 2013 direttore dell'istituto del Mondo Arabo a Parigi, coinvolto in un'inchiesta della brigata finanziaria per aver ricevuto in dono, tra il 2003 al 2018, circa 600mila euro in completi, giacche e camicie dallo stilista Francesco Smalto. L'inchiesta è ancora in corso e per Lang non è stata formalizzata nessuna accusa, ma la moda francese fa quadrato attorno al suo politico-modello preferito. «La decisione di Smalto di vestirla provoca reazioni negative» ha scritto Mugler, aggiungendo di non capire perché, visto che i più grandi stilisti francesi hanno fatto a gara per vestirlo, lui, il ministro che ha fatto tanto per lo stile francese, che per la monda ha creato gli Oscar, un museo, degli spazi ad hoc a Parigi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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