IL CASO
CHIOGGIA Apre il sexy shop davanti alla chiesa, frazione in subbuglio

Lunedì 18 Novembre 2019
IL CASO CHIOGGIA Apre il sexy shop davanti alla chiesa, frazione in subbuglio
IL CASO
CHIOGGIA Apre il sexy shop davanti alla chiesa, frazione in subbuglio e comitato cittadino sul piede di guerra. La piccola frazione ci era già passata una decina di anni fa. Anche allora aprì i battenti un sexy shop che durò non più di un paio d'anni. Ma allora era in una posizione decisamente decentrata, «si vedeva e non vedeva», dicono alcuni cittadini.
POSIZIONE CENTRALE
Questa volta però il negozio è all'incrocio tra la statale Romea e il centro della piccola frazione, in pratica proprio di fronte alla chiesa. Una situazione definita «imbarazzante» con il comitato cittadino che sta cominciando ad alzare la voce: «E' questo che vogliamo per la nostra frazione? si chiede il presidente Valterino Baldin La boutique del sesso verrà inaugurata oggi in una posizione centralissima dove tutti, compresi bambini e ragazzi, sono costretti a passare. Il nostro parroco, durante la santa messa, alzando gli occhi potrà tranquillamente vedere il negozio e i nostri parrocchiani uscendo dalla chiesa, non troveranno una pasticceria, un fioraio o un giornalaio, ma un bel negozio di sexy shop dove è garantito l'anonimato, peccato che i clienti che vorranno entrarci saranno costretti a parcheggiare davanti alla chiesa nel centro del paese». La frazione già da qualche settimana è a dir poco irritata per il rischio di non veder realizzato un centro civico che, a detta del comitato e di numerosi cittadini, era stato promesso dal sindaco Alessandro Ferro (che a Sant'Anna risiede) e in una occasione anche dal presidente del consiglio Endri Bullo. Nei giorni scorsi il comitato era infatti tornato a farsi sentire: pare infatti che l'ex scuola primaria destinata a diventare centro civico possa essere destinata in realtà ad ospitare il centro cottura della mensa scolastica. E di questo si parlerà nell'assemblea di giovedì alle 21 in sala parrocchiale, a cui sarà presente anche il primo cittadino.
Di questo, ma anche del sexy shop additato dai più come dimostrazione tangibile dell'abbandono in cui versa la frazione: «A Sant'Anna siamo tanti a vivere ricorda Baldin abbiamo un bel bosco vicino dove poter passeggiare, ma non abbiamo un centro civico. I servizi pubblici sono pochi e non c'è decentramento di quelli sanitari e sociali; mancano spazi attrezzati per i nostri bambini e, di conseguenza, molte case sono in vendita e i pochi negozi che ci sono chiudono. Mancano negozi fondamentali per la vita di una comunità, ma da oggi, abbiamo un sexy shop. Sant'Anna è una frazione viva con tanta gente piena di voglia di fare. Abbiamo bisogno di aiuti e spazi adeguati da parte dell'amministrazione comunale».
Laconico il commento del parroco don Giovanni Natoli: «Se il sexy shop avrà clienti rimarrà aperto, se non ne avrà è ovvio che chiuderà».
Marco Biolcati
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