IL BILANCIO
VENEZIA Prima il caso di un richiedente asilo risultato positivo

Domenica 12 Luglio 2020
IL BILANCIO VENEZIA Prima il caso di un richiedente asilo risultato positivo
IL BILANCIO
VENEZIA Prima il caso di un richiedente asilo risultato positivo al Covid ma che potrebbe essere un falso positivo, poi quello di una cittadina di origini nigeriane residente in città e ricoverata all'ospedale di Padova. Crescono ancora i contagi nel litorale veneziano. Dopo i casi degli 8 lavoratori del Bangladesh e quello delle due sorelle di 3 e 6 anni, ieri è stato ufficializzata anche la positività di un migrante ospite al centro della Croce rossa di via Levantina, dove si trovano 120 richiedenti asilo provenienti soprattutto dai paesi dell'Africa subsahariana. Cauto Francesco Bosa, presidente regionale della Cri, che spiega come questa persona già da alcuni giorni non aveva contatti con gli altri ospiti per un infortunio a una gamba. «Stiamo parlando spiega il presidente regionale della Cri di un richiedente asilo che ha una gamba ingessata e per questo da alcuni giorni non usciva dalla propria stanza. Questo ragazzo è in attesa di un intervento chirurgico, per questo nei giorni scorsi ha effettuato diverse visite in ospedale e due tamponi, risultando sempre negativo. Solo il terzo ha evidenziato la positività, ma potrebbe trattarsi di un falso positivo, tutto il nostro personale effettuata costantemente il test e nessuno ad oggi è risultato positivo. Gli ospiti sono tutti monitorati con estrema attenzione: a tutti viene misurata la temperatura tre volte al giorno, tutti usano le mascherine, mantengono le distanze e si igienizzano le mani». In ogni caso, per la persona risultata positiva è stato disposto l'isolamento. «Avevamo già allestito delle stanze per queste situazioni aggiunge Bosa che ora usiamo per la prima volta, il ragazzo martedì farà un quarto tampone che chiarirà ulteriormente la situazione. Va sottolineato che non ha alcun sintomo e che tutti i richiedenti asilo in questi mesi hanno dimostrato una grande collaborazione nel rispettare le varie procedure di contenimento». Ieri, inoltre, è stato segnalato anche il caso di una cittadina nigeriana, residente in città da qualche tempo. Nei giorni scorsi aveva accusato dei sintomi sospetti, sottoposta al tampone è risultata positiva. A differenza di tutti gli altri casi emersi negli ultimi giorni, tutti asintomatici, per lei invece è stato necessario il ricovero all'ospedale di Padova. Come da prassi i tecnici del Dipartimento di prevenzione dell'Ulss4, hanno avviato le indagini per ricostruire la catena dei contatti della donna che comunque in città vive sola. Massima l'attenzione anche sul settore ricettivo, con costanti controlli per accertare il rispetto delle varie norme.
LA GIORNATA DI IERI
Il riassunto della giornata di ieri fatto dal bollettino regionale di Azienda Zero parla di un solo nuovo caso (la cittadina nigeriana di cui si parla a inizio articolo, ndr), nessun nuovo ricovero - si resta fermi a 3 persone nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Dolo - e nessun decesso: il totale è sempre di 302. Mentre solo tre nuove persone sono state messe in isolamento fiduciario perché venute in contatto con persone contagiate dal virus. E intanto si scopre che dei nuovi casi dei giorni scorsi, due sono persone residenti nel comune di Venezia.
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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