Gaiatto, confermata la misura cautelare bis

Venerdì 30 Novembre 2018
Gaiatto, confermata la misura cautelare bis
L'INCHIESTA
Nulla cambia per Gabio Gaiatto, il trader di Portogruaro in carcere da settembre per la mega truffa da 72 milioni della Venice Investment Group. La seconda misura cautelare in carcere, applicata per le nuove ipotesi di autoriciclaggio e abusivismo bancario, è uscita intatta dal Tribunale del Riesame. Il provvedimento firmato dal gip Rodolfo Piccin era stato impugnato dall'avvocato Guido Galletti nel tentativo di ottenerne l'annullamento. Ieri è stata notificata la decisione dei giudici di Trieste: la misura è conferma, entro 30 giorni si potranno conoscere le motivazioni. Galletti, che assunto la difesa di Gaiatto quando ormai la Procura aveva già ottenuto i provvedimenti restrittivi, impugnerà entrambe le ordinanze in Cassazione. Un percorso, quest'ultimo, già intrapreso dall'avvocato Maurizio Miculan, che difende Najima Romani, la compagna di Gaiatto da settembre agli arresti domiciliari nella villa di Portovecchio. Per la donna il ricorso è stato presentato l'altro ieri. Galletti sta conducendo anche indagini difensive. «Noto - afferma - che tra i coindagati di Gaiatto mancano alcuni nomi. Ci sono delle denunce presentate dal mio assistito in Croazia. Che fine hanno fatto? Le sottrazioni dai conti della Venice Investment avvenute in Croazia non sono fantasie del mio assistito, ci sono delle evidenze contabili». Gaiatto ha sempre sostenuto di essere a sua volta vittima di una truffa: interrogato dal procuratore Raffaele Tito e dal sostituto Monica Carraturo, ha parlato di 12 milioni euro fatti sparire da alcuni collaboratori della Venice. Il trader è sospettato di associazione per delinquere finalizzata all'abusivismo finanziario e di autoriciclaggio.
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