«Falsità»: Tamborini denuncia don D'Antiga e 20 sostenitori

Sabato 6 Aprile 2019
IL CONFLITTO
VENEZIA (d.gh) Non si arrestano le denunce e le querele tra le parti nella ormai lunga diatriba che vede protagonista don Massimiliano D'Antiga. Questa volta Alessandro Tamborini, più volte entrato in contrasto con D'Antiga, ha denunciato il sacerdote e 20 suoi sostenitori per falsa testimonianza.
La denuncia è originata dalle dichiarazioni fatte dall'ex rettore di San Salvador e San Zulian ai carabinieri, supportate dalle lettere di 20 persone che denunciavano il turbamento della funzione religiosa del 4 ottobre 2017 da parte di Tamborini e atti persecutori nei confronti del sacerdote. Lettere, che erano state inviate anche al patriarca Moraglia e che di fatto sembravano comprovare le affermazioni di don D'Antiga.
In realtà le cose sarebbero andate in modo diverso. Tamborini aveva ripreso tutta la cerimonia e i video prodotti in Procura hanno dimostrato la falsità delle dichiarazioni. Il sostituto procuratore Alessia Tavernesi ha chiesto infatti l'archiviazione del procedimento non sussistendo reato, e Tamborini ha immediatamente presentato denuncia in Questura contro D'Antiga e i suoi 20 testimoni per tutelare la propria reputazione. Don Massimiliano D'Antiga aveva, tra l'altro, dichiarato ai Carabinieri di aver «temuto che potesse accadere il peggio allorquando, al termine della messa, nella processione dall'altare del Santissimo all'altare della Madonna il Tamborini sfidava la processione camminando in senso inverso, a voler impedire che questa raggiungesse l'altare della Madonna». Le lettere dei sostenitori confermavano la versione del sacerdote. Ma dai filmati si evince che la messa non aveva subito alcun disturbo e si era conclusa normalmente. Quindi non solo le parole di D'Antiga ma anche quelle dei suoi 20 testimoni sono risultate infondate. D'Antiga in data 10 ottobre 2017 aveva ancora riferito che, a causa dell'ansia aveva avuto un nodo alla gola ed un mancamento. Secondo la denuncia presentata da Tamborini e attestata dai video si tratta «di una dichiarazione alquanto sorprendente - si legge nella querela -. Uno dei filmati riguarda la ripresa della processione finale dall'inizio sino quasi alla fine e si vede in maniera chiara e inequivoca che la processione si è svolta indisturbata, senza che nessuno la sfidasse, e che per tutta la sua durata lo scrivente si trovava in fondo alla chiesa dove era stato confinato dal sacrestano, mentre don D'Antiga svolgeva la processione beatamente, cantando inni mariani. Uno che dichiara di essere svenuto poco prima si metterebbe a deambulare e cantare?».
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