MENU
https://www.ilgazzettino.it
ACCEDI ABBONATI

NOTIFICHE ABBONAMENTI
LOGOUT
LEGGI IL GIORNALE

Pay

Venerdì 5 Marzo - agg. 14:29
  • HOME
  • Sezioni
    • Nordest
      • Venezia-Mestre
      • Treviso
      • Padova
      • Belluno
      • Rovigo
      • Vicenza-Bassano
      • Verona
      • Pordenone
      • Udine
      • Trieste
      • Primo Piano
    • Italia
    • Economia
      • MoltoEconomia
    • MoltoDonna
    • Obbligati a Crescere
      • Economia
      • Welfare
      • Mobilità
      • Donna
    • Sport
      • Calcio
      • Mercato
      • Rugby
      • Altri Sport
      • Statistiche
    • Esteri
    • Tecnologia
      • MoltoFuturo
    • Cultura e Spettacoli
    • Gossip
    • Le altre
    • Animali
    • Blog
    • Viaggi
      • Grandi Viaggi
      • Italia
      • Mondo
      • Hotel & Ristoranti
      • Speciale
      • Weekend
      • News
    • Salute
      • Focus
      • MoltoSalute
      • Medicina
      • Bambini e adolescenza
      • Benessere e fitness
      • Prevenzione
      • Alimentazione
      • Storie
    • Motori
    • Europa
  • Multimedia
    • Video
      • Primo Piano
      • Nordest
      • Sport
      • Società
      • Spettacoli
      • Tecnologia
      • Le Altre
      • Motori
      • Salute
      • In Vista
    • Foto
      • Cronaca
      • Italia
      • Mondo
      • Spettacoli
      • Sport
      • Persone
      • Animali
      • Nordest
  • Servizi
    • Meteo
    • Oroscopo
    • Necrologie
  • Network
    • Il Messaggero
    • Il Mattino
    • Leggo
    • Corriere Adriatico
    • Quotidiano di Puglia
    • Caltagirone Editore
    • Piemme
    • Guida allo Shopping

«Errore umano» e «troppi rischi» I nodi irrisolti delle Grandi navi

Pay > Venezia Pay
Domenica 28 Giugno 2020
LE REAZIONI
VENEZIA La negligenza nell'espletare le operazioni di sicurezza e la mancata presa di posizione politica sono il quadro dipinto dalle perizie sui rischi derivanti dalla gestione delle navi in città. Da un lato la procura ha stabilito (ne riferiamo a pagina 10 in parte nazionale, ndr) che parte dell'equipaggio della Msc Opera il 2 giugno 2019 ha sottovalutato i segnali d'allarme procurando l'incidente. Dall'altro, l'avvicinamento alla riva dei Sette Martiri che ha coinvolto la Costa Deliziosa il 7 luglio scorso è, secondo le consulenze attualmente sul tavolo del pm Andrea Petroni, frutto anche di una mancata scelta politica.
MAI PIÙ GRANDI NAVI
Un mix che riscalda il cuore di chi vuole le navi fuori dalla laguna, risvegliando in città la sensazione che il rischio umano debba essere contemplato e che i sistemi di sicurezza, da sé, possono fallire.
Sull'ultima perizia, riguardante la Msc Opera, interviene Italia Nostra: «Fa riflettere, soprattutto alla luce di chi diceva che ormai le avarie sono difficili. E invece ci sono, l'errore umano è impossibile da prevedere e ci sarà sempre, come la sottovalutazione del rischio. La superficialità potrebbe far incorrere in errori fatali, per non parlare del terrorismo o di altre incognite che sono imprevedibili», tuona Lidia Fersuoch, vicepresidente dell'associazione. La logica conseguenza, secondo il gruppo, è che le navi debbano andarsene fuori dalla laguna, senza se e senza ma: «A maggior ragione le navi non devono entrare a Venezia e Venezia è la sua laguna. Se l'errore fosse capitato poco prima di San Basilio la nave sarebbe potuta andare addosso alla Punta della Dogana. Ma anche qualora fosse avvenuto in canale dei Petroli, checché ne dica il ministro dei beni culturali, avrebbe potuto avere gravi ripercussioni». Il riferimento è alla frase di qualche giorno fa detta dal ministro Dario Franceschini: «Penso ci sarà una ragionevole ma inevitabile eliminazione del passaggio delle grandi navi davanti a Venezia». Fersuoch prosegue consolidando il pensiero di Italia Nostra e la richiesta che si agisca quanto prima: «Tutto questo conforta la nostra posizione, condivisa con la popolazione. Serve buonsenso, la negligenza può accadere ovunque e in laguna avrebbe potuto ugualmente fare danni».
LE ASSOCIAZIONI E IL COMUNE
Dalla galassia No grandi navi a esprimere un parere è una delle anime del movimento, Giuseppe Tattara: «Mi sembra che questi comandanti siano criminali, come si fa a sottovalutare un segnale d'allarme? È come scegliere di guidare un'auto sapendo di avere lo sterzo rotto». L'accusa lascia il passo ai rischi per la città: «Ci è sempre stato detto che si sarebbe trattato di casi eccezionali, anche nell'altro caso (quello del 7 luglio, che ha visto protagonista la Costa Deliziosa, ndr) le ripercussioni ci dovrebbero essere sul passaggio delle navi in bacino di San Marco».
Per il docente in quiescenza l'analisi si sposta sul perché il comandante avrebbe potuto agire così: «I motivi sono difficili da valutare, ma ci potrebbero essere anche lo stress da lavoro o i vincoli di tempo. Le navi della Costa o dell'Msc si fermano per poco tempo a Venezia, in alcuni casi anche solo per cinque ore. Quindi magari per evitare ritardi alla ripartenza o i disagi a chi avesse coincidenze con gli aerei, si sarebbe potuto forzare la mano per non creare danni alla Compagnia». Alla luce di questa considerazione, Tattara prosegue e afferma: «Se così fosse, sarebbe un comportamento che farebbe propendere ancor di più per l'allontanamento dalla laguna, c'è da stare attenti perché potrebbero esserci in giro tanti altri Schettino». Da ultimo, una battuta riguarda Marghera: «Se una cosa simile si fosse verificata a Marghera non credo sarebbe stata di minore impatto, il canale dei Petroli è difficile da navigare, ma in banchina cosa sarebbe potuto accadere?».
La voce dell'amministrazione è affidata all'assessore Simone Venturini: «Le verifiche accerteranno le responsabilità e le punizioni, è un fatto grave e ci dovrà essere chi pagherà». Le critiche sono però verso il Governo: «Ancor più grave dell'episodio in sé è che da sette anni non si decide, la politica ha le sue responsabilità e se avessero ascoltato le soluzioni proposte dall'amministrazione comunali non sarebbe successo. Franceschini è una colonna portante di più governi che avrebbero dovuto affrontare il problema». L'attacco è proprio allo stallo: «Ogni tanto un ministro si sveglia e fa una dichiarazione, ma in un Paese normale si deve decidere. L'opzione, unica valida a garantire posti di lavoro e ambiente c'è, è quella del canale dei Petroli, del Vittorio Emanuele e delle banchine, ma è lettera morta in un qualche cassetto».
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
INCOSCIENTE

Positivo gira per la città cercando di diffondere il virus toccando maniglie e oggetti: arrestato (due volte)

Il caso Brasile: 1.600 morti al giorno, terapie intensive al collasso. Bolsonaro: «Non ho colpe» Brasile: ospedali al collasso a causa dell'aumento dei contagi
IN AUSTRIA

Beffa Paris: cancellata per nebbia la discesa di Saalbach, Domme era in testa

Riscossa Brignone, vince il SuperG in Val di Fassa ed eguaglia la Compagnoni Mondiali di Cortina ancora amari: Paris solo 4° in discesa, Kriechmayr fa il bis d'oro
ECONOMIA

La bozza del “decreto sostegni”: per vaccini e farmaci 2,5 miliardi, alle imprese 9,5 miliardi

Sconto in fattura per una ristrutturazione a “costo zero”: tutti i vantaggi. Ecco come ottenerlo Draghi, l'agenda dei primi cento giorni di Super Mario: prorità a ristori, Recovery e famiglie
IL CASO

Attanasio, ucciso in Congo il magistrato locale che stava indagando sulla morte dell'ambasciatore

Congo, il missionario: «Attanasio? Normale fosse senza scorta: voleva conoscere la realtà della gente» Attanasio, la missionaria saveriana Luisa in Congo: «L'ambasciatore non viaggiava mai con tante sicurezze»
INGHILTERRA

Principe Filippo esce dall'ospedale: operazione al cuore riuscita

Pagina successiva
caricamento
Video

Sanremo 2021, le gaffe più divertenti: ecco cosa è successo sul palco

Tommaso Zorzi, l'incontro tra la sua tata e Stefania Orlando finisce sui social: cosa è successo in stazione

promo

OROSCOPO DI BRANKO

L'Oroscopo di Branko
Il cielo oggi vi dice che...
Branko legge e racconta le parole delle stelle, segno per segno...

LE PIÚ LETTE

Luca Zaia in diretta oggi. «Rt del Veneto oggi 1,12, ma gli ospedali reggono». Verso la zona arancione. Contagi a scuola in crescita

Fiorello, lacrime a Sanremo in conferenza stampa: «Soffro per mia figlia». Il crollo emotivo al festival

Travolto dalla motozappa mentre lavora nell'orto, 71enne muore schiacciato

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmeonline.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci
  • CALTAGIRONE EDITORE
  • IL MESSAGGERO
  • IL MATTINO
  • CORRIERE ADRIATICO
  • QUOTIDIANO DI PUGLIA
  • LEGGO
Privacy Policy | Cookie Policy | INFORMAZIONI
Preferenze cookie
Società editrice © 2021 Il Gazzettino | C.F. 00744300286 P. IVA 02742610278 | CONTATTI | PUBBLICITÁ