DOLO
«Le liste di attesa implodono. Pazienti lasciati inutilmente in attesa

Mercoledì 21 Novembre 2018
DOLO
«Le liste di attesa implodono. Pazienti lasciati inutilmente in attesa di essere richiamati per gli esami». La presidentessa del Tribunale del malato Sandra Boscolo ha ricevuto decine e decine di segnalazioni sulla situazione relativa alle attese che i pazienti sono costretti a subire ed anche alle mancate fissazioni. E denuncia: «Si è passati dalle liste di galleggiamento con le quali i pazienti rimanevano in attesa della chiamata per la fissazione della visita o dell'esame, alla presa in carico senza data ma con successiva chiamata telefonica. Che, però, non arriva».
«Ricordo che se il medico curante ha indicato la lettera D nella prescrizione, la visita dev'essere eseguita entro trenta giorni - spiega Sandra Boscolo -, mentre un esame strumentale entro 60 giorni, ma spesso i pazienti attendono invano e non ricevono alcuna chiamata entro i termini previsti». Le cause? «Sicuramente la grave carenza di medici, 149 in tutta l'Ulss 3, e solo nel distretto Dolo-Mirano mancano ben otto radiologi e otto cardiologi - risponde la presidente -. Vorrei però spezzare una lancia verso i medici che operano con abnegazione e grande senso di sacrificio pur in condizioni non ottimali che si ripercuotono anche sulla qualità delle prestazioni. Costretti a turni massacranti, svolgono tantissime ore di straordinario e non riescono neppure a svolgere le previste ore di aggiornamento mensile».
L'ALLARME
Il Tribunale del malato ricorda che in queste condizioni viene leso l'articolo 2 della Carta europea dei Diritti del malato che prevede il diritto all'accesso di tutti i cittadini ai servizi sanitari, oltre alla perdita di fiducia nei confronti del servizio pubblico. «Ci sono cittadini che sono costretti a rivolgersi al servizio privato - riprende Sandra Boscolo -. La mancanza di medici, penso ai radiologi, è grave perché mancano i controlli oncologici a rischio. Mmolti medici fuggono dal servizio pubblico non tanto perché nel privato guadagnino di più, ma proprio a causa dello stress del carico di lavoro che incide anche sulla qualità del servizio». Infine, l'appello del Tribunale del malato: «Noi continueremo a segnalare le situazioni che creano ansia per l'attesa e forte preoccupazione dei pazienti - conclude la presidente -. Per questo li invitiamo a non lasciar perdere, ma a rivolgersi a noi quando non vengono richiamati per una visita o un esame».
Lino Perini
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