Delitto di Mariarca, in tv la telefonata di Ascione

Giovedì 11 Ottobre 2018
MUSILE DI PIAVE
«Sono choccata da questa telefonata». La reazione di Barbara D'Urso non poteva che essere questa e sintetizza le espressioni colte sui volti dei familiari di Maria Archetta Mennella, uccisa a 38 anni dall'ex marito, Antonio Ascione, con tre coltellate mentre era a letto, nel suo appartamento di Musile, dopo avere sentito la telefonata che l'uomo aveva fatto ai carabinieri avvisandoli di avere compiuto l'omicidio. La signora del pomeriggio degli italiani, mentre i familiari seguivano la trasmissione da Trecase (Napoli), assieme a Riccardo Vizzi (dello Studio 3A che dall'inizio sta seguendo la famiglia di Mariarca), ha mandato in onda la registrazione di quella telefonata. E quello che colpisce è la tranquillità dell'uomo, la sua agghiacciante naturalezza. Da ricordare che la donna, separata dal marito, aveva avuto la gentilezza di ospitarlo a dormire nel suo appartamento, così da potergli consentire di stare con i figli. Un gesto che le è stato fatale.
COLLOQUIO CHOC
Ecco le parole di Ascione: «Pronto, carabinieri? Ho ucciso mia moglie, se volete venire per favore». «Chiama un'ambulanza, perché respira ancora». «Lei è il signor? Ascione Antonio. Mandate un'ambulanza, per favore» «Devi mandare l'ambulanza, scemo», nell'unico momento in cui alza un po' la voce. «Cerchi di prestare soccorso alla signora, d'accordo»?, gli dice il carabiniere al telefono. «Non lo so fare». «Cos'ha fatto? Tre coltellate». Carabiniere: «Cerchi di tamponare le coltellate con uno straccio. Se ha bisogno sono qua, mi richiami, d'accordo»? A quel punto Ascione, sempre con apparente tranquillità, si raccomanda ancora che venga mandato qualcuno. I familiari sono amareggiati per la sentenza che ha previsto 20 anni di reclusione per l'omicida di Torre del Greco, visto che non è stata riconosciuta la premediatazione. «Siamo delusi e molto arrabbiati - ha detto la mamma Assunta - perchè non si danno 20 anni a una persona che ha ammazzato la moglie e tolto la mamma ai figli. La giustizia deve punire di più queste persone». Le sorelle hanno ricordato che «dopo averla accoltellata l'ha lasciata sul letto, cosa che fa tanta rabbia, poi è andato a farsi la doccia e solo dopo ha chiamato i soccorsi. Forse nostra sorella si poteva salvare. Fosse stato un raptus avrebbe chiamato subito i soccorsi. Lui diceva di amare tanto i figli ed invece non sembra. Ora stanno subendo». Ed ancora: «Le leggi devono cambiare, è vergognosa una sentenza simile».
Fabrizio Cibin
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