TESSERA
«Non sarà completa, ma a noi quella ciclabile, per il momento, va bene anche se non arriva fino a Tessera». Rispondono così i componenti dell'associazione Amici della Poiana alle critiche sollevate nei giorni scorsi dal gruppo Criaa.Ve, che aveva accusato l'assessore alla mobilità Renato Boraso di voler realizzare tra le frazioni di Cà Noghera e Tessera una pista ciclabile incompleta. Boraso, verificato che i soldi messi sul piatto da Save per il progetto (760mila euro) non erano sufficienti per costruire un tracciato tale da unire i due centri, perché ne servirebbero almeno il doppio, ha deciso di indire il bando per la realizzazione, intanto, di un tratto di ciclabile che da Cà Noghera arrivi all'altezza di via Ca' Viganò, ovvero fermandosi poco prima della grande rotatoria che dalla statale Triestina conduce alle autostrade. «Nulla di più inutile e soldi sprecati aveva scritto in una nota Criaa.Ve. L'assessore Boraso dovrebbe spiegarci a chi e a che serve un percorso che da una parte arriva nella desolata piazza di Ca' Noghera e dall'altra si ferma di fronte ad una grande e trafficata rotatoria, invalicabile per pedoni e ciclisti». Ma a Ca' Noghera sembra che la pensino diversamente da Criaa.Ve. «Dispiace che per carenza di fondi tale pista, per il momento, dal centro di Ca' Noghera non possa raggiungere la frazione di Tessera scrive la presidente di Amici della Poiana, Pierina Bulfone - ma è, comunque, un primo importantissimo step di cui render merito a Save, al Comune di Venezia e allo stesso assessore Boraso». In altre parole: «Sarebbe auspicabile che venisse realizzata per intero, ma intanto anche mezza ciclabile è meglio di niente. La presidente, tra l'altro, scrive di essersi risentita che Criaa.Ve abbia affibbiato alla piazza di Cà Noghera l'aggettivo desolata e ricorda che «Ca' Noghera confina con l'area archeologica di Altino, ospita il Casinò e numerose attività commerciali, conta varie associazioni e oltre alla chiesa dispone di un campo da calcio frequentato da più squadre amatoriali». Bulfone spera che presto si realizzino adeguati interventi, anche per mettere in sicurezza lo svincolo del Montiron.
Mauro De Lazzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Non sarà completa, ma a noi quella ciclabile, per il momento, va bene anche se non arriva fino a Tessera». Rispondono così i componenti dell'associazione Amici della Poiana alle critiche sollevate nei giorni scorsi dal gruppo Criaa.Ve, che aveva accusato l'assessore alla mobilità Renato Boraso di voler realizzare tra le frazioni di Cà Noghera e Tessera una pista ciclabile incompleta. Boraso, verificato che i soldi messi sul piatto da Save per il progetto (760mila euro) non erano sufficienti per costruire un tracciato tale da unire i due centri, perché ne servirebbero almeno il doppio, ha deciso di indire il bando per la realizzazione, intanto, di un tratto di ciclabile che da Cà Noghera arrivi all'altezza di via Ca' Viganò, ovvero fermandosi poco prima della grande rotatoria che dalla statale Triestina conduce alle autostrade. «Nulla di più inutile e soldi sprecati aveva scritto in una nota Criaa.Ve. L'assessore Boraso dovrebbe spiegarci a chi e a che serve un percorso che da una parte arriva nella desolata piazza di Ca' Noghera e dall'altra si ferma di fronte ad una grande e trafficata rotatoria, invalicabile per pedoni e ciclisti». Ma a Ca' Noghera sembra che la pensino diversamente da Criaa.Ve. «Dispiace che per carenza di fondi tale pista, per il momento, dal centro di Ca' Noghera non possa raggiungere la frazione di Tessera scrive la presidente di Amici della Poiana, Pierina Bulfone - ma è, comunque, un primo importantissimo step di cui render merito a Save, al Comune di Venezia e allo stesso assessore Boraso». In altre parole: «Sarebbe auspicabile che venisse realizzata per intero, ma intanto anche mezza ciclabile è meglio di niente. La presidente, tra l'altro, scrive di essersi risentita che Criaa.Ve abbia affibbiato alla piazza di Cà Noghera l'aggettivo desolata e ricorda che «Ca' Noghera confina con l'area archeologica di Altino, ospita il Casinò e numerose attività commerciali, conta varie associazioni e oltre alla chiesa dispone di un campo da calcio frequentato da più squadre amatoriali». Bulfone spera che presto si realizzino adeguati interventi, anche per mettere in sicurezza lo svincolo del Montiron.
Mauro De Lazzari
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