LA SITUAZIONE
VENEZIA I limiti di velocità sono importanti, ma il traffico deve essere oltre che scorrevole anche ordinato.
In poco più di cinque minuti, ieri in canal Grande abbiamo incontrato attorno a mezzogiorno 18 taxi/noleggi, quattro barche da trasporto conto terzi o conto proprio, tre vaporetti e una topa di residenti. In così poco tempo non abbiamo incrociato le corse della linea Arancio di Alilaguna, che comunque ha in movimento quattro barche all'ora che utilizzano i pontili di Actv.
TAXI
Anche se è in corso il conteggio delle imbarcazioni che attraversano quotidianamente il canal Grande, è del tutto evidente quale sia la proporzione delle forze in campo tra le barche a motore. I taxi sono preponderanti, ma ce ne sono di quelli che, anche nelle ore non consentite trasportano comitive di coreani con la guida per fare un giro in canale per poi tornare al Tronchetto. Il Comune queste cose cerca di combatterle da almeno 15 anni, senza riuscirci, anche perché il servizio taxi dovrebbe servire per andare dal punto A al punto B e non per fare un giro turistico.
Queste cose andrebbero controllate quotidianamente, così come il fatto che la mattina può passare sotto il ponte di Rialto solo il taxi in servizio di turno in determinati stazi. Ma chi lo verifica?
BARCHE IN FERRO
Anche qui, antica discussione tra i fautori della deroga generalizzata e chi le vorrebbe bandite dalla città. In realtà in canal Grande passano delle vere e proprie navi minori, che a pieno carico muovono molta acqua e se incrociano una gondola che fa traghetto hanno una certa difficoltà a fermarsi. Restando in tema di trasporto merci, i pontili dopo le 12 dovrebbero essere liberati, ma non è così. I trasportatori danno la colpa ai commercianti che aprono troppo tardi, spostando anche i loro giri.
GONDOLE
Anche su questo fronte, l'incidente mortale del 2013 aveva suggerito una serie di misure di sicurezza per la loro circolazione. Che non sempre vengono rispettate. Un esempio: l'obbligo di svolta a sinistra uscendo dal rio di San Salvador, il prestare attenzione quando si esce dalla cavana senza farlo quando arriva un vaporetto. (m.f.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA I limiti di velocità sono importanti, ma il traffico deve essere oltre che scorrevole anche ordinato.
In poco più di cinque minuti, ieri in canal Grande abbiamo incontrato attorno a mezzogiorno 18 taxi/noleggi, quattro barche da trasporto conto terzi o conto proprio, tre vaporetti e una topa di residenti. In così poco tempo non abbiamo incrociato le corse della linea Arancio di Alilaguna, che comunque ha in movimento quattro barche all'ora che utilizzano i pontili di Actv.
TAXI
Anche se è in corso il conteggio delle imbarcazioni che attraversano quotidianamente il canal Grande, è del tutto evidente quale sia la proporzione delle forze in campo tra le barche a motore. I taxi sono preponderanti, ma ce ne sono di quelli che, anche nelle ore non consentite trasportano comitive di coreani con la guida per fare un giro in canale per poi tornare al Tronchetto. Il Comune queste cose cerca di combatterle da almeno 15 anni, senza riuscirci, anche perché il servizio taxi dovrebbe servire per andare dal punto A al punto B e non per fare un giro turistico.
Queste cose andrebbero controllate quotidianamente, così come il fatto che la mattina può passare sotto il ponte di Rialto solo il taxi in servizio di turno in determinati stazi. Ma chi lo verifica?
BARCHE IN FERRO
Anche qui, antica discussione tra i fautori della deroga generalizzata e chi le vorrebbe bandite dalla città. In realtà in canal Grande passano delle vere e proprie navi minori, che a pieno carico muovono molta acqua e se incrociano una gondola che fa traghetto hanno una certa difficoltà a fermarsi. Restando in tema di trasporto merci, i pontili dopo le 12 dovrebbero essere liberati, ma non è così. I trasportatori danno la colpa ai commercianti che aprono troppo tardi, spostando anche i loro giri.
GONDOLE
Anche su questo fronte, l'incidente mortale del 2013 aveva suggerito una serie di misure di sicurezza per la loro circolazione. Che non sempre vengono rispettate. Un esempio: l'obbligo di svolta a sinistra uscendo dal rio di San Salvador, il prestare attenzione quando si esce dalla cavana senza farlo quando arriva un vaporetto. (m.f.)
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