Canocie, la delizia del mare d'inverno

Mercoledì 20 Novembre 2019
Canocie, la delizia del mare d'inverno
Santa Caterina, megio na canocia de na galina. Il detto popolare ci ricorda che le canoce sono un tipico prodotto del mare d'inverno. Santa Caterina cade, infatti, il 25 novembre. Tradizione vuole che questo delizioso crostaceo dia il meglio di sé fino a Sant'Isepo (San Giuseppe), il 19 marzo. La Squilla Mantis, questo l'altisonante nome scientifico, ha dimensioni che vanno dai 10 ai 20 centimetri. È difesa da una leggera corazza dal colore bianco-grigiastro, con bei riflessi rosati. Possiede numerose appendici: alcune sono vere e proprie zampe utilizzate per muoversi, altre servono a scavare la galleria nel fondale in cui si rifugia di giorno. La coda è caratterizzata da due macchie ovali viola scuro che potrebbero somigliare a degli occhi. Il nome mantis (mantide) deriva dalla caratteristica posizione di preghiera che assumono le zampe anteriori, simile a quella della mantide religiosa.
Diffusa in tutto il Mediterraneo, e soprattutto nell'Adriatico, prende varie denominazioni a seconda delle regioni: balestrin o sigà de maa in Liguria, pannocchia in Abruzzo, cicala di mare nel Lazio, cannocchiella in Puglia, cegala de mari in Sicilia e, appunto, canocia in Veneto e in Friuli. Vive a varie profondità tra i 10 e i 200 metri, su fondali sabbiosi o fangosi. L' habitat è comunque costiero, vicino a foci di fiumi o in prossimità di canali. Ha abitudini solitarie: di giorno vive nascosta nella galleria che ha scavato sul fondo, mentre la notte esce allo scoperto per ricercare il cibo o per la riproduzione. Viene pescata per mezzo di reti a strascico talvolta di particolari nasse - specialmente dopo periodi di maltempo e di burrasca.
Al pari degli altri crostacei, come i gamberi, i granchi o l'aragosta, le canoce contengono un'elevata quantità di colesterolo. Hanno, in compenso, un basso apporto calorico ed una discreta dose di proteine, molti acidi polinsaturi e vitamine del gruppo B. Ciò premesso, vediamo come si possono cucinare, oltre che semplicemente bollite gettandole, alcune alla volta, in poca acqua bollente per 2/3 minuti - e condite con sale pepe, olio e limone. Francesco, del Ristorante Antiche Carampane, nel cuore di Venezia, suggerisce di preparare uno squisito sugo per condire spaghetti.
Ingredienti per 4 persone - 1 kg. di canoce freschissime, 320 gr. di spaghetti di pasta secca, Aglio, Olio, Prezzemolo, Salsa di Pomodoro, Sale, Pepe.
Preparazione - Preparare le canoce, tagliando con una forbice mezza testa, le zampette sotto la pancia e i fianchi. In una padella con aglio e olio iniziare a cucinare le canoce per circa 5 minuti, aggiungere quindi una buona salsa di pomodoro e lasciare sul fuoco per altri 8 minuti, sino a che la salsa si addensa. Togliere la padella dal fuoco e lasciar intiepidire. Pulire le canoce togliendo il carapace e lasciare nel sugo solo la loro carne. Aggiustare di sale e pepe, aggiungere una manciata di prezzemolo fresco, un po' di olio d'oliva e condire gli spaghetti.
A cura dell'Associazione Ristoranti della Buona Accoglienza di Venezia
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