Borseggiatrici in trasferta con i neonati arrestate e subito libere dopo il processo

Martedì 26 Giugno 2018
IL PROCESSO
VENEZIA Hanno vent'anni, poco più, una decina di precedenti a testa, e l'ultimo figlio da allattare in braccio. Un'altra storia di borseggiatrici-ragazzine, quella andata in scena ieri mattina nell'aula del Tribunale a Piazzale Roma. Sul banco degli imputati due giovanissime rom: Behara Hamidovic, 21 anni, di cittadinanaza croata, e Fadila Omerovic, 22 anni bosniaca. Arrestate sabato mentre stavano cercando di alleggerire l'ennesimo turista alla stazione, ieri sono comparse in aula con i poppanti al seguito: uno di appena un mese, l'altro di cinque. Un copione, anche questo, noto. I figli piccoli diventano un modo per cercare di evitare il carcere. Ieri le due giovani, che sono state giudicate per direttissima, hanno scelto di patteggiare. Alla Hamidovic, a cui era contestato oltre al tentato furto anche il mancato rispetto del foglio di via da Venezia, sono stati applicati 8 mesi e 300 euro di multa. Alla Omerovic, che doveva rispondere solo del tentato furto, ma che aveva più precedenti giudiziari, un anno e 4 mesi e 400 euro di multa. Niente carcere, per il momento, per entrambe. Alle due il giudice ha applicato solo il divieto di dimora, come richiesto dalla stessa Procura.
Ad arrestarle, sabato scorso, erano stati gli agenti del Nucleo operativo del Servizio sicurezza urbana della Polizia municipale. In servizio in borghese nel piazzale della stazione Santa Lucia, avevano subito notato quelle due ragazze dall'aria sospetta. Il tempo di seguirle nei loro spostamenti tra la calca di turisti in attesa di un vaporetto, e le hanno colte sul fatto. Le due avevano aperto un foulard per nascondere il loro armeggiare nello zainetto di un turista kazako. In realtà gli agenti avevano visto tutto e le hanno arrestate. Trasportate in sezione per i controlli, dopo qualche ora sono state raggiunte dai familiari che hanno portato i neonati da allattare. A quel punto la polizia municipale ha disposto il trasferimento delle due donne e dei loro piccoli nel carcere della Giudecca, attrezzato per ospitare anche i bambini. Ieri i due arresti sono stati convalidati dal giudice che ha poi disposto il divieto di dimora. Un misura che in genere non basta per impedire a questi gruppo di tornare alla loro attività. Arrivano dai campi rom di Roma e Milano, ma di solito di fermano in qualche albergo della terraferma, da cui poi si spostano al seguito dei turisti in transito per Venezia. (r. br.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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