Bibione, tutto pronto per ospitare i turisti stranieri

Domenica 6 Giugno 2021
Bibione, tutto pronto per ospitare i turisti stranieri
LA SFIDA
SAN MICHELE AL T. L'idea è quella di cercare di ridurre al massimo i tempi di attesa per i turisti. In un'area dove la clientela tedesca raggiunge circa il 70 per cento del totale, nei mesi di pandemia la sfida è quella di garantire i tamponi al maggior numero di visitatori prima del loro rientro in Germania. Bibione su questo versante sta investendo parecchio e tra gli operatori più attivi su questo versante ci sono le storiche terme. Tra test rapidi e molecolari questo segmento si è messo in moto da alcune settimane, praticamente in concomitanza con l'arrivo dei tedeschi. «Con un'attesa massima di 15 minuti siamo in grado di dare la risposta al turista - spiega Denis Masutti, direttore delle terme - il test rapido costa 40 euro quello molecolare 80 ma si tratta di esami che sono indispensabili per poter tornare al nord. Nel caso, infatti, che una persona venga scoperta positiva deve sottoporsi alla quarantena a Bibione e solo in una seconda fase può ripartire. Per aiutare i nostri ospiti va ricordato anche il servizio dialisi dell'Ulss, una scelta importante per chi è costretto a seguire queste cure e non può certo passare le sue vacanze in giro per gli ambulatori della regione».
Le terme, che raggiungono un fatturato di sette milioni dando lavoro a una novantina di persone, hanno approfittato di questo anno di blocco per compiere alcuni investimenti nell'ampia struttura. Ora, con il passaggio del Veneto in zona bianca, anche gli ultimi servizi che erano rimasti fermi in questi mesi, tipo alcune strutture interne come la piscina, torneranno alla piena funzionalità.
LE PROSPETTIVE
In questi giorni Bibione si sta come interrogando per cercare di capire che tipo di stagione sarà quella targata 2021, dopo un 2020 nel quale si sono registrate soprattutto cancellazioni da parte degli stranieri, la clientela determinante da queste parti. Alla fine la stagione, nella quale hanno lavorato solo una manciata di hotel, si è conclusa con un calo del 50 per cento.
«In queste settimane le indicazioni sono positive - spiega Silvio Scolaro, in rappresentanza degli albergatori - in questo momento il flusso è stato del 72 per cento e, soprattutto, ci sono tante richieste per i prossimi mesi. Da noi il 70 per cento dei visitatori arriva da Germania e Austria, le difficoltà arrivano invece dai popoli dell'Est che l'anno scorso sono praticamente spariti». Gli operatori sperano di arrivare a totalizzare circa l'80 per cento degli incassi registrati nel 2019, anno di riferimento prima che la pandemia azzannasse l'economia turistica. Segnali incoraggianti, con un'impennata delle prenotazioni, giungono anche dal settore degli appartamenti, altro comparto che sta rapidamente riprendendo terreno.
«In effetti mancano i turisti dell'Europa dell'Est - conferma Giuliana Basso di Bibione live - Come operatori stiamo cercando di offrire anche nuovi servizi, come ad esempio l'accoglienza di quelle famiglie che arrivano con un animale. Questi alberghi sono praticamente già al completo. Si tratta di un segmento in continua evoluzione».
Gianpaolo Bonzio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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