Apre la Biennale d'arte sacra Venezia dialoga con le religioni

Venerdì 12 Giugno 2020
LA MOSTRA
Quest'anno partirà da Venezia la terza edizione di Bias, la Biennale d'Arte Sacra delle Religioni dell'Umanità, l'esposizione voluta e promossa dalla Fondazione Donà dalle Rose, Wish-World International Sicilian Heritage e dall'artista Rosa Mundi. Cento sono gli artisti selezionati da tutto il mondo che hanno lavorato sul tema proposto: Il gioco: il gioco del tempo, il tempo del gioco. Scopo di Bias è contribuire alla realizzazione di un percorso di crescita collettivo, di un contesto di espressione artistica e dialogo interreligioso, al confine tra il sacro e la spiritualità più eclettica, per trasformare l'arte in uno strumento di indagine, denuncia e conoscenza attraverso cui annientare il pregiudizio, la cui traduzione in inglese è proprio bias. L'inaugurazione è prevista oggi alle 17.30 alla Marina di Sant'Elena, a Venezia, alla presenza della direttrice di Bias 2020 Chiara Modìca Donà dalle Rose. «L'Arte è un linguaggio universale che supera le barriere e anche il virus è il commento della direttrice, felice quest'anno di inaugurare la rassegna proprio a Venezia.
L'OBIETTIVO
«Il tema 2020 è pertinente ai tempi del covid; le regole che ci vengono insegnate di solito le apprendiamo fin da piccoli attraverso il gioco, inoltre il tempo cambia sempre le carte in tavola. - afferma - Dopo Venezia toccherà alla Sicilia, Liguria, Senegal ed Egitto» dice, spiegando che quest'anno la Biennale doveva toccare 39 luoghi nel mondo, tra cui Giamaica e Kazakistan, ma le sedi sono state ridotte per l'emergenza sanitaria. Sono 17 gli artisti che fino al 30 ottobre esporranno le loro opere per il giardino della Marina, divisi in padiglioni religiosi, a secondo la sfera spirituale di appartenenza. Tra gli artisti presenti anche il duo Alvitiart, composto dai fratelli Patrizio e Cristiano Alviti. Bias è una scoperta di genuinità e valore. Per l'occasione ho realizzato I Giganti una serie di bronzi che diventano una sorta di macchina del tempo spiega Cristiano Alviti. Volontà di ferro è il progetto realizzato da Patrizio Alviti durante il lockdown: «Sono lastre di ferro incise che mostrano l'immagine di un paesaggio che ci è stato precluso» dice, spiegando come le lastre, allestite a creare un labirinto, mostrino la stessa immagine resa però con colori diversi per indicare come le cose possono essere colte ogni volta in modo differente a seconda delle emozioni del momento. Oltre alle opere d'arte, in estate la darsena della Marina verrà animata da attività sportive e culturali, (karatè, yoga e scrittura creativa), e sarà allestito uno spazio ristoro. Altra inaugurazione seguirà sabato 13 nel giardino Villa Barbarigo in Valsanzibio sui Colli Euganei. Lì numerose sculture realizzate da 7 artisti dialogheranno con le antiche statue presenti.
Francesca Catalano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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