Ancora senza esito le ricerche del 48enne disperso in mare

Domenica 22 Luglio 2018
Ancora senza esito le ricerche del 48enne disperso in mare
RICERCHE IN MARE APERTO
VENEZIA Altre 24 ore sono trascorse senza esiti nelle ricerche di Gianfranco Bullo, il tassista lidense di 48 anni che sembra essere sparito. L'uomo era uscito di casa giovedì mattina, a bordo del suo motoscafo sportivo, un Coronet 21, lasciando a casa documenti e cellulare, e da quel momento nessuno ha più avuto sue notizie.
OLTRE LA BOCCA DI PORTO
Ieri mattina sono ricominciate le ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco, giunti da Vicenza, che dopo aver scandagliato la zona attorno alla diga di San Nicoletto al Lido, vicino a dove è stato ritrovato il motoscafo dell'uomo venerdì, si sono spostati sempre più al largo, oltre le bocche di porto. Sul posto, sabato mattina, anche la Guardia Costiera e i carabinieri di Venezia. Questi ultimi hanno passato al setaccio anche le zone a terra, dalla spiaggia del Pachuka, perpendicolare alla secca in cui è stata ritrovata la barca del tassista, fino alle zone alberate attorno alla strada che conduce a Piazzale Ravà. E naturalmente sono stati battuti anche i luoghi frequentati dal veneziano, descritto come un abile pescatore e un diportista coscienzioso.
Sabato mattina è tornato ad alzarsi anche Drago 71, l'elicottero dei pompieri, che ha sorvolato l'area dall'alto. Ieri sera non c'erano ancora novità: le ricerche, in base al protocollo persone scomparse, sono coordinate dalla Prefettura. Un dettaglio significativo è che il Coronet, nella tarda mattinata di giovedì, non ci sarebbe stato a San Nicolò, quindi è possibile che Bullo si sia spostato nella zona di verso il pomeriggio o alla sera.
LE TESTIMONIANZE
È stato un cliente del Pachuka a notare la barca alla deriva, a ridosso dello stabilimento balneare di San Nicolò, e a dare l'allarme. Alcuni presenti hanno capito subito di chi poteva essere. Lì nessuno avrebbe visto Gianfranco Bullo, ma in molti lo conoscevano bene. E ieri non si parlava d'altro nello stabilimento balneare, nella speranza che le ricerche lo ritrovino vivo. Chi conosce bene Gianfranco è certamente Davide, il barista del Pachuka, da ragazzi frequentavano la stessa compagnia, e proprio lo scorso anno si erano rincontrati. «Gianfranco è un bravissimo ragazzo - dice il barista - una persona dedita al lavoro e un grande appassionato di pesca. Se è successo qualcosa sicuramente tutto è avvenuto al largo, non qui a ridosso. Tutti speriamo di vederlo presto e che lo trovino vivo, naturalmente più passa il tempo più le speranze si assottigliano. Era un grande lavoratore, con i turni finiva tardi e quindi non frequentava mai il Pachuka o i locali. Finito il lavoro, andava subito a casa». Il titolare del Pachuka, Roberto Ceolin, aggiunge: «Si vedeva qui qualche volta al mattino dopo la pesca. Una persona solare, con il sorriso e sempre disponibile. Lo aspettiamo ancora per abbracciarlo».
Giorgia Pradolin
Lorenzo Mayer
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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