Almodóvar e King 2 autori per Venezia

Martedì 4 Agosto 2020
MOSTRA DEL CINEMA
Una donna sola al telefono e una notte a Miami ammantata di razzismo sono al centro di due nuovi film che si aggiungono. Si tratta del raffinato assolo di The Human Voice di Pedro Almodvar e il politico One Night in Miami di Regina King. E, molto probabilmente, gli aggiornamenti in questa edizione del festival non finiranno qui e anche il concorso, stabile per ora a soli 18 titoli. The Human Voice di Pedro Almodvar, girato e montato a tempo di record, tratto da una pièce omonima di Jean Cocteau e interpretato da Tilda Swinton. Il film racconta la storia di una donna disperata che aspetta la telefonata dell'amato che l'ha appena abbandonata per poi chiamarlo in un lungo disperato e folle monologo (non si sente mai la voce dell'uomo).
Tra le curiosità di questo film breve (dura solo 30 minuti), il fatto che è il primo in inglese di Almodovar e che soddisfa una sua antica passione (quella appunto della pièce di Cocteau). Resta però invariata la produzione del regista spagnolo, El Deseo, il direttore della fotografia, José Luis Alcaine, e il compositore, Alberto Iglesias.
«Sono entusiasta di tornare a Venezia - dice Almodovar - in questo anno speciale, con il Covid 19 come involontario ospite. Tutto sarà differente, e non vedo l'ora di scoprirlo di persona. È un onore affiancare Tilda in un anno in cui riceverà un premio meritatissimo (il Leone alla carriera). Per la verità, The Human Voice è un festival di Tilda, una rassegna dei suoi infiniti e assortiti registri come attrice. È stato uno spettacolo dirigerla».
CONTRO IL RAZZISMO
Di tutt'altro sapore One Night in Miami di Regina King. La notte a cui fa riferimento il titolo è quella del 25 febbraio 1964 quando il giovane Cassius Clay era appena diventato il nuovo campione dei pesi massimi al Miami Beach Convention Center. Clay, a sorpresa, aveva sconfitto Sonny Liston, ma mentre tutti erano pronti a festeggiare la vittoria, il campione fu costretto a lasciare l'isola a causa delle leggi di Jim Crow sulla segregazione razziale. Il futuro Mohammed Alì trascorse così la nottata all'Hampton House Motel nel quartiere nero di Miami.
Insieme a lui tre dei suoi amici più stretti: l'attivista Malcom X, il cantante Sam Cooke e la star del football americano Jim Brown. Una notte che sicuramente ha pesato sulla vita dei quattro amici e campioni neri nella voglia di costruire un mondo nuovo e più giusto.
«Il film di Regina King - afferma Barbera - non potrebbe essere più in sintonia con gli avvenimenti degli ultimi mesi e la necessità di combattere ogni forma di razzismo che ancora alligna nelle nostre società. Siamo felici che Venezia possa contribuire a far conoscere un film importante per i suoi contenuti e la conferma del talento di una grande attrice al suo debutto come regista».
Regina King, regista e attrice premio Oscar per Se la strada potesse parlare e famosa sul piccolo schermo per serie come Southland e American Crime, dice: «Mi sono data un pizzicotto quando ho saputo di essere stata selezionata per la Mostra di Venezia, un festival così prestigioso. Sono felice di annunciare un'altra tappa nel viaggio di questo film». One Night in Miami batte bandiera Amazon Studios che ha acquistato i diritti mondiali di distribuzione.
R.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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