Alla Fenice va in scena solo la lite

Sabato 24 Agosto 2019
IL CASO
Per spiegare la situazione nel fortino del Teatro La Fenice, il sovrintendente Fortunato Ortombina che ieri mattina ha confermato lo sciopero di domani, in occasione della prima rappresentazione della Tosca, si abbandona ad una metafora: «Se io faccio un tot di multe - chiarisce il numero uno del Teatro, - quindi compio qualche infrazione, dai e dai, poi va a finire che mi tolgono pure la patente. Ed è quello che è successo». Già. Le acque si sono improvvisamente agitate nell'ente lirico veneziano per il licenziamento di due dipendenti, due professori d'orchestra di viola e di violoncello, peraltro anche militanti sindacali di Usb e Uilcom, che si sono visti recapitare dall'azienda una lettera di esonero. «Domani (oggi ndr) faremo il Barbiere di Siviglia, niente Tosca domenica e ci auguriamo di non pregiudicare sabato 31, Madama Butterfly. Sul resto mi limito a confermare il provvedimento» - taglia corto Ortombina. In realtà, a fronte di un'indagine interna, lo staff della Fenice si è accorto che i due musicisti, nonostante una serie di richiami verbali e scritti, avevano disatteso le regole sulle prestazioni d'opera esterna previste per concerti e recital fuori dalle mura del Teatro per i quali è prevista un'autorizzazione ad hoc da parte dell'ente. In pratica, i due avrebbero agito senza avere la benedizione da parte della Direzione.
IL BENSERVITO
Insomma, dopo una serie di ammonimenti andati a vuoto, La Fenice ha deciso di farla finita. E così via ai tagli per questioni disciplinari. E... alla battaglia sindacale con l'annuncio dello sciopero da parte di Uilcom e Usb che però hanno raccolto subito i distinguo degli altri sindacati (Cgil, Cisl, Fials). «Abbiamo tenuto due incontri questa mattina (ieri ndr) - sibila Ortombina - ma non c'è stato nulla da fare. Di fronte a molte questioni aperte (assunzioni, riformulazione del contratto del personale fermo al 1999, sicurezza, effetti salariali) ci siamo trovati di fronte al niet di Usb e Uilcom. Inevitabile lo sciopero. È evidente che la strategia aggressiva di Uilcom e Usb ha un approccio squisitamente populista, che non ha nulla a che vedere con una serie trattativa sindacale. Cercano solo consenso per rafforzare le loro schiere...». Piglia e porta a casa.
SINDACATI CONTRO
Non la pensano così Enrico De Giuli (Uilcom) e Gino Bortolozzo (Usb): «Balle! Siamo pronti a discutere, ma non ad essere presi in giro - dicono in coro Noi abbiamo messo solo una pregiudiziale. Che si ritirino i provvedimenti altamente ingiusti nei confronti dei due professori d'orchestra». E Bortolozzo aggiunge: «Diamo battaglia anche contro un codice di comportamento che danneggia i dipendenti. Il personale non può essere costretto a soggiacere a norme che limitano l'indipendenza delle persone». Insomma, colpi ad alzo zero da entrambe le parti. Nel frattempo, gli altri sindacati (Cgil, Cisl e Fials) ribadiscono la loro dissociazione, pur costretti a far buon viso a cattivo gioco di fronte alla proclamazione di uno sciopero che danneggia La Fenice per ben 300 mila euro di mancati introiti legati alla rappresentazione di Tosca domenica prossima. Le tre organizzazioni lo hanno scritto nero su bianco al termine di un verbale d'incontro tra Direzione e categorie.
PIANTA ORGANICA E FONDI
«Il sovrintendente - dichiarano - ha risposto alla richiesta di chiarimento sui due licenziamenti sottolineando che non si tratta di alcuna ritorsione di tipo sindacale nei riguardi dei lavoratori interessati, ma di provvedimenti disciplinari sfociati a seguito di mancanze reiterate nel tempo, ampiamente documentate e relative ad episodi prima del luglio scorso». Insomma, i due dipendenti messi alla porta risulterebbero indifendibili. «Noi ribadiamo la necessità di procedere alla trattativa sul fondo aziendale e sulla pianta organica - ribadisce Marco Trentin (Fials) - visti e considerati gli spiragli positivi del decreto legge 59/2019 che hanno portato all'assunzione a tempo indeterminato di tre precari storici».
L'ANNUNCIO
E così di fronte alla battaglia al sovrintendente Ortombina non è restato altro che alzare bandiera bianca con un comunicato laconico, ma che nasconde la rabbia: «La direzione del Teatro La Fenice - si dice - comunica che lo sciopero già dichiarato da Uilcom e Usb è stato confermato. Quindi niente Tosca domenica prossima. Gli acquirenti potranno ottenere il rimborso presentando il biglietto da domenica 25 agosto a domenica 8 settembre. Rimborsati anche coloro che hanno acquistato il ticket online. Tutti gli acquirenti potranno visitare gratuitamente il Teatro domenica 25, dalle 10 alle 20 esibendo il biglietto». Come dire niente Tosca, ma almeno potete fare comunque una capatina a teatro.
Paolo Navarro Dina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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