SAN VITO
S
toppare in extremis il trasferimento a Sacile dell'Hospice e valutare

Lunedì 30 Marzo 2020
SAN VITO
S
toppare in extremis il trasferimento a Sacile dell'Hospice e valutare l'attivazione della Semi-Intensiva a Spilimbergo. È la soluzione alla necessità di aprire un nuovo reparto Covid 19 del consigliere regionale Emanuele Zanon, che ha scritto al presidente Fedriga e all'assessore Riccardi.
«La direzione dell'Asfo ha deciso di destinare 10 posti letto nel reparto Hospice dell'ospedale di San Vito, a partire da oggi, per accogliere pazienti positivi al Covid 19, in fase di guarigione o da poco guariti, ma che non possono ancora rientrare nel loro domicilio, provenienti dall'ospedale di Pordenone», è la premessa di Zanon.
«Dalle informazioni assunte, si evince che i 6 medici di base, che complessivamente seguono 9 mila pazienti, i cui ambulatori di medicina di gruppo trovano collocazione nello stesso stabile in cui è ubicato il reparto per malati oncologici terminali di San Vito, sono pronti ad abbandonare i loro studi - prosegue il consigliere regionale di maggioranza - qualora venga attuato tale trasferimento, poiché gli stessi ritengono potrebbero non sussistere le condizioni per garantire l'assenza di contagio per i pazienti e per gli operatori che accedono e frequentano la struttura».
«Cogliendo la preoccupazione dei medici - l'appello di Zanon -, sono a chiedere se effettivamente i dubbi possono ritenersi fondati e, in particolare, se il reparto Hospice è adeguatamente dotato, sotto il profilo impiantistico, distributivo e organizzativogestionale, per ospitare degenti che siano stati colpiti da Coronavirus, per scongiurare potenziali situazioni di diffusione del contagio», la domanda che Zanon pone ai vertici della Regione. «Nel caso tali approfondimenti tecnici, sull'adeguatezza della struttura non fossero ancora stati effettuati, si propone di sospendere il provvedimento di trasferimento, sino al compiuto esito di tali accertamenti e valutazioni - la proposta del consigliere -. Si chiede altresì, in considerazione e nella consapevolezza della particolare urgenza che rivestono le scelte logistiche che devono essere effettuate dai dirigenti sanitari, se analoghe verifiche tecniche di adeguatezza siano state intraprese anche per altre strutture ospedaliere o sanitarie esistenti sul territorio pordenonese - rimarca il consigliere regionale -, che potrebbero offrire spazi confacenti alle esigenze di sicurezza che la situazione richiede».
Il riferimento è a Spilimbergo: «L'occasione dell'emergenza in atto potrebbe essere colta per attivare la Semi-Intensiva, che l'ospedale mosaicista attende da anni, conclude il consigliere regionale Zanon.
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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