Parchi vietati, ora scatta la sorveglianza con i droni

Sabato 21 Marzo 2020
Parchi vietati, ora scatta la sorveglianza con i droni
ORDINANZA URGENTE
UDINE Saranno i droni della Polizia Locale a controllare i parchi cittadini e gli spostamenti sul territorio comunale. Dopo la stretta voluta dal Governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga, infatti, anche il Comune di Udine si è adeguato ai nuovi provvedimenti e il sindaco Pietro Fontanini ha firmato una nuova ordinanza urgente che prevede la chiusura di tutti i parchi pubblici o aperti al pubblico, giardini pubblici o aperti al pubblico e di tutte le altre aree verdi pubbliche o aperte al pubblico che possano comunque attrarre la presenza di più persone contemporaneamente.
Palazzo D'Aronco aveva già provveduto lunedì a chiudere venticinque aree verdi recintate, ma ora il divieto di accesso si estende anche alle altre, comprendendo quindi Cormor e Moretti. «Stiamo provvedendo ha spiegato ieri l'assessore alla sicurezza Alessandro Ciani - a chiudere per quanto possibile gli accessi con transenne e con i nastri bianchi e rossi». In questi luoghi, quindi, non si potrà né andare a camminare né andare a correre, così come previsto dall'ordinanza firmata giovedì sera da Fedriga che introduceva il divieto di svolgere attività motorie o sportive, nonché di effettuare passeggiate o comunque di intrattenersi, in aree frequentate da più persone. L'ordinanza sarà in vigore fino al 3 aprile e l'inottemperanza sarà punita secondo l'ormai famoso articolo 650 del Codice Penale. «In questo modo ha detto il primo cittadino di Udine -, cerchiamo di dare ancora un'altra risposta per arginare l'epidemia. Chi trasgredisce al divieto rischia sanzioni penali. Solo restando a casa riusciremo a fermare la diffusione del coronavirus».
Durante la seduta di ieri del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico è stato deciso che sarà proprio il Comando di via Girardini a controllare le aree verdi: oltre agli agenti, quindi, la Polizia Locale userà anche i due droni che ha in dotazione. Per quanto riguarda i proprietari dei cani, dato che le aree di sgambamento sono chiuse, l'amministrazione fa sapere che si potranno portare a fare un giro in strada, vicino a casa, raccogliendo poi le deiezioni. Secondo l'assessore Ciani, comunque, sono sempre meno le persone che escono: «Sta andando sicuramente molto meglio dei giorni scorsi ha spiegato - la precedente chiusura dei parchi stava già limitando i fenomeni di assembramenti e di persone che uscivano per attività motoria. Dal pomeriggio di oggi (ieri, ndr) con i controlli fatti anche con l'ausilio dei droni, potremo verificare meglio l'effetto della nuova ordinanza». In poco più di una settimana, la Polizia Locale ha controllato circa un migliaio di persone, denunciandone una quarantina. «C'è molta collaborazione ha continuato Ciani - tra forze dell'ordine, Prefetto e Comune. Il Cosop viene convocato quasi giornalmente per fare il punto della situazione, individuare le principali criticità e adeguare l'attività alle normative che si susseguono». E, a Udine, secondo l'assessore, la criticità rimane quella degli stranieri che non rispettano le limitazioni: «Anche se il fenomeno è notevolmente diminuito ha concluso -, continuano le segnalazioni, in particolare nella zona adiacente alla Stazione ferroviaria. Il problema è che le norme non prevedono altro a parte l'articolo 650 ed è un problema serio, perché molti fanno collezione di denunce e continuano con i comportamenti scorretti».
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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