Icop, cent'anni di storia e innovazione

Domenica 22 Dicembre 2019
Icop, cent'anni di storia e innovazione
ANNIVERSARIO
BASILIANO «Cent'anni di storia e innovazione» e il futuro continua su questa direttrice, attenti alle «potenzialità molto interessanti» connesse alla strettissima relazione tra innovazione, digitalizzazione e sostenibilità e alla piazza internazionale «evoluta», dove cioè i programmi infrastrutturali ci sono e hanno copertura. La Icop di Basiliano, l'impresa di costruzioni che ieri ha tagliato i 100 di vita restando caso quasi unico per longevità nel settore edile in Friuli Venezia Giulia, ha riassunto così il suo passato e futuro con l'analisi dell'amministratore delegato Piero Petrucco, terza generazione rispetto al fondatore, il nonno Alviise, partito da Cividale per laurearsi in ingegneria al Politecnico di Torino negli anni Venti del secolo scorso. «È un bel traguardo afferma l'ingegner Petrucco che abbiamo voluto festeggiare e condividere per ricordare la lunga storia fatta di uomini, mezzi, macchine, idee e innovazioni, per tracciare le direttive per il prossimo futuro e per ritrovarsi insieme proprio in questo momento in cui l'impresa, come mai prima nella sua storia, ha così tante sedi e personale che opera fuori dai confini italiani». Il raggio d'azione spazia dalle più vicine Francia, Germania, Danimarca, Svezia e Svizzera, alla più lontana Malesia. A brindare con l'azienda, tra gli altri, l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, la presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, il presidente Ance nazionale Gabriele Buia e molti esponenti del mondo politico e delle professioni.
LA STORIA
Tutto cominciò nel gennaio 1920, quando Alvise avviò l'impresa di costruzioni con i fratelli Giovanni e Cesare Costantini. L'azienda è quindi evoluta sia per tipologia societaria che per dimensioni fino a diventare la Icop di oggi, diretta da Paolo Petrucco prima (figlio del fondatore) e ora dai suoi figli Vittorio e Piero. Dallo scorso anno, inoltre, è entrata la quarta generazione della famiglia. L'azienda occupa 350 addetti e la produzione media annua è di 100 milioni. Dal 1987 società per azioni, ha introdotto, prima in Italia, le tecnologie del microtunnel e da allora ha proseguito nello sviluppo di tecniche innovative nel campo delle fondazioni e di altri sistemi costruttivi innovativi. Una realtà in salute e con prospettive in cui l'estero gioca una parte fondamentale. «Lavori specialistici e mercati evoluti», spiega Petrucco, sono stati gli elementi della strategia di internazionalizzazione che hanno consentito di essere competitivi. E il futuro, che l'ad Petrucco guarda anche dal suo neo incarico di vice presidente della Fiec, la Federazione europea dell'industria delle costruzioni, con delegata alla competitività e alla sostenibilità, è intriso di opportunità. Soprattutto legate al «Green new deal» lanciato dalla nuova presidente della Ue che orienterà molti investimenti in quella direzione. Un esempio per tutti, ricorda Petrucco, è l'annuncio della Bei di dismette i finanziamenti agevolati per le fonti fossili d'energia. Una delle conseguenze, chiarisce l'imprenditore, «saranno cambiamenti radicali nelle infrastrutture».
IL FUTURO
È su queste prospettive che, rivela Petrucco, «mi piacerebbe il Friuli Venezia Giulia si buttasse a pesce. Abbiamo i fondamentali culturali, sociali ed economici per essere dentro l'Europa» e cogliere la specificità di questo momento storico in cui «per i mercati maturi non c'è che la produzione qualificata». L'auspicio è che il primo ad esserne consapevole sia «il sistema industriale e produttivo». Il futuro green dice che per le costruzioni «la riqualificazione urbana è la declinazione peculiare, ma occorre cambiare scala: dagli interventi sulle case singole a quelli sui condomini, su intere porzioni di città», considera Petrucco. All'interno del Friuli Venezia Giulia oggi «Trieste ha un evidente ruolo di traino e, in un'ottica di progettualità regionale unica, è importante che il Friuli non si sganci».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci