I COMUNI
UDINE Preoccupati per i loro futuri bilanci, come hanno espresso ieri

Venerdì 10 Aprile 2020
I COMUNI
UDINE Preoccupati per i loro futuri bilanci, come hanno espresso ieri nella riunione del Consiglio delle Autonomie, i Comuni a breve potranno contare sulle risorse che la Regione trasferirà per la manutenzione di strade comunali, secondo quanto disposto dal disegno di legge che ieri è stato discusso in IV Commissione consiliare dopo la presentazione dell'assessore alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti. Il documento legislativo ha già a disposizione una copertura di 1,5 milioni su tre anni: 50mila per le spese di parte corrente e 200mila per le spese in conto capitale per il 2020/21, un milione per il 2022.
«È un testo volutamente settoriale ha affermato Pizzimenti -, che riguarda la manutenzione delle infrastrutture della viabilità che appartiene agli enti locali, strade praticamente lasciate a se stesse dopo la chiusura delle Province. Abbiamo previsto che si possa accedere ai contributi ogni due anni, però non prima di aver speso tutta la somma ricevuta». Le risorse saranno a disposizione prioritariamente dei Comuni fino a 3mila abitanti, di quelli montani e dei Comuni interessati dai transiti dei trasporti eccezionali. Si potrà intervenire per sistemare piani viabili, marciapiedi, attraversamenti pedonali, illuminazione, segnaletica verticale e parcheggi. Tra le osservazioni avanzate, la preoccupazione che «la cifra sia insufficiente per coprire tutte le richieste che arriveranno», ha affermato il capogruppo del Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo.
Furio Honsell (Open Fvg) ha posto l'accento sulla possibilità che la Regione affianchi i Comuni piccoli, mentre il pentastellato Cristian Sergo ha suggerito evitare il finanziamento di opere che, verrebbero smantellate da altri enti, per esempio per la posa di tubature. Tiziano Centis, consigliere dei Cittadini, si è preoccupato «dei Comuni che resteranno esclusi dal riparto»; Emanuele Zanon (Patto Fvg) ha sostenuto che spesso il ritardo nella realizzazione delle opere «non è imputabile a inefficienza dei Comuni ma a appesantimenti burocratici di cui si dovrebbe tener conto». Nella replica l'assessore Pizzimenti ha detto che «sarà valutato il numero di domande che arriveranno e, soprattutto, la portata degli interventi, per non rischiare di utilizzare tutto il plafond in un colpo solo». Circa la consulenza ai Comuni in difficoltà, ha assicurato che «sta già venendo fornita».
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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