VITTORIO VENETO
Con i suoi 82 ettari dedicati a vigneto, di cui 20 incastonati

Venerdì 24 Settembre 2021
VITTORIO VENETO
Con i suoi 82 ettari dedicati a vigneto, di cui 20 incastonati nelle colline patrimonio dell'Umanità per produrre glera, l'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Vittorio Veneto, braccio operativo della Diocesi, è uno dei più grosso produttori di Prosecco dell'area Docg. Un'azienda agricola a tutto tondo, variegata. Le tenute di proprietà della Diocesi vittoriese ammontano a 369 ettari di cui, appunto, 82 a vigneto, 107 a semina, 16 a pascolo, 28 a bosco, 88 ad alberi da frutto. Ma il vino, il Prosecco, resta il cuore di questa produzione. La Diocesi fa anche parte del Consorzio di Tutela, è pienamente calata nel mondo sfaccettato e complesso della produzione vitivinicola. Anche per questo il forte richiamo fatto dal vescovo Corrado Pizziolo una ventina di giorni fa, quando con la lettera per il mese del Creato ha richiamato i produttori di vino della Docg a senso di responsabilità, alla tutela dell'ambiente, all'uso moderato dei fitofarmaci e a non perseguire solo logiche di guadagno, ha fatto sobbalzare più di qualcuno. A richiamare tutti all'ordine era, in fondo, proprio uno dei maggiori produttori dell'intera area.
SILENZIO
Quasi tutti i sindaci e parroci della zona non si espongono troppo. Si trincerano dietro un sostanziale silenzio. Mauro Canal, primo cittadino di Refrontolo, però osserva: «Che la Diocesi possieda il 40% dei suoi terreni a Prosecco non è in contraddizione con riflessioni su sostenibilità, però ci vuole un certo equilibrio nel gestire la situazione, evitando di scaldare gli animi. Visto che sono parte concreta in causa, immagino abbiano contezza dei problemi, dei tempi e di come si debba intervenire. Il messaggio del Vescovo è un messaggio che vale quindi anche all'interno della Diocesi. La sollecitazione su questi temi è senz'altro utile. Bisogna però evitare estremizzazioni. Di passi avanti se ne sono fatti e se ne stanno facendo». Qualche imbarazzo, insomma, traspare. Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Docg, tenta di stemperare: «Siamo a conoscenza del fatto che la curia ha dei terreni che ricadono nel territorio della DOCG, peraltro l'azienda agricola dell'Istituto diocesano è socio del Consorzio di Tutela, e sicuramente li coltiveranno con la massima attenzione agronomica e ambientale, come altrettanto è l'impegno e l'attenzione di tutti i viticoltori del Conegliano Valdobbiadene DOCG».
LA SVOLTA
Le critiche mosse però, nonostante i chiarimenti, sono rimaste nell'aria. E la Bortolomiol allora annuncia: «Con onore parteciperemo il prossimo venerdì primo ottobre al tavolo di discussione che vedrà la partecipazione del vescovo Pizziolo». Il Presidente della Doc Stefano Zanette, affronta la questione guardando invece dritto ai comitati: «Noi abbiamo attivato un percorso concreto su questi temi (i fitofarmaci ndr). Ma non possiamo condividerlo perchè c'è chi non si presenta ai tavoli diocesani». Zanette spiega di trovarsi perfettamente in sintonia con le indicazioni di monsignor Pizziolo: «Che la diocesi abbia o meno dei vigneti esula dalla questione generale. Il Vescovo ha spiegato che legato al prosecco ci sia un problema sociale, e io sono d'accordo con lui. Il suo messaggio, a mio avviso, vuole stemperare la tensione non accenderla». Giorgio Polegato, presidente Coldiretti e a sua volta produttore, era rimasto molto stupito dall'uscita del Vescovo: «Sapevo dei vigneti coltivati dalla Diocesi - ammette - ma, subito dopo quella lettera, ho chiesto un incontro col Vescovo Pizziolo. E ci siamo chiariti. Non ha voluto accusare nessuno per l'utilizzo dei fitofarmaci. Essendo un produttore, sa perfettamente che in alcune lavorazioni tradizionali sono indispensabili. Purtroppo il biologico non è sempre possibile. Ha invitato al rispetto del territorio».
Paolo Calia
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci